giovedì, novembre 30, 2006

Self-Help


è una cosa che non faccio di solito. riascoltare i dischi della mia band. si quelli del mio gruppo, ovvero i giardini di miro. ma le persone con l'eta' cambiano, ed iniziano a guarda indietro agli anni passati....e a galla tornano tutti i ricordi ed gli aromi che hanno dato un sapore particolare alle nostre vite.
sono quindi qui ad ammettere la mia debolezza: in un impeto di autocelebrazione ed esaltazione sono ad eleggere il mio pezzo dell'anno. meglio dei grizzly bear...meglio di molto altro ... forse addirittura meglio di alcune delle cose mie preferite in assoluto. ed e' un pensiero odioso, quello di preferire se stessi a tutto il resto. perche' noi non siamo sufficenti a noi stessi...abbiamo bisogno dell'altro... di altri...
stavolta e' andata, anche alla faccia delle mie piu' profonde comvinzioni morali ed etiche.
sono totalmente addicted in parte al nuovo album dei giardini. sono quasi tentato nel dire che non mi interessa cosa ne diranno gli altri(ma non e' vero) perche' questo e' un gran disco e fa diventare i miei primi trent'anni ancora piu' intensi ed importanti.
sarebbe superfluo ringraziare tutti gli altri..e loro sanno chi sono e blah blah...
voi mi direte che ne pensate dal 27 gennaio ...credo...

oggi il mio pezzo preferito si chiama "dividing opinions". è un pezzo breve.
dentro c'e' tutta la vita e la malinconia che non possiamo fermare... la volonta' di andare a sbattere contro tutto per verificarne la realta'....e' il cuore della politica... e' la politica del cuore... è il desiderio di essere per sempre, innamorati qui ed ora. assieme. della vita e delle sue contraddizioni.





ps credo che tra un po'...metteremo anche noi qualche mp3. nel frattempo cercate in rete. i promo sono partiti...forse qualche guaglione fare quello che si fa in questi casi...

venerdì, novembre 24, 2006

Silver LCD

sembrerebbe interessante:
la prima recensione dettagliata del secondo album degli lcd soundsystem di james murphy

e se volete poi vi spiego perchè Plan B e' la migliore rivista del globo...cosi come Tokion arriva seconda e poi ci metterei un paio di riviste italiane che se fatte viaggiare in cooppia sono gli appuntamenti mensili preferiti.
ma Plan B è superiore, per ecletticità e per copertura dell'intero spettro della cosidetta musica alternativa...magari non parla proprio di tutti i gruppi...ma vanno oltre i confini e lo fanno in modo intelligentemente furbo. ok, planbmag.com

giovedì, novembre 23, 2006

Una faccia, una razza


cambia il vento di tanto in tanto.
ed occhio a come poggiano le vele, e che bandiere sfilano al vento.
la musica della terra d'albione sembra soffrire la sorte ed il declino del caro nuovo uomo tony blair: non vorrei che la new rave o neu rave generation degli effimeri klaxons fossero una sorta di new labour...sarebbero cazzi...
insomma parliamo di musica indipendente, o quella che usavamo chiamare musica alternativa noi un po' piu' grandicelli(in italia la si chiamava cosi 15 anni fa...e non solo da noi) ed in inghilterra ben poche stelle mi sembrano brillare. poco movimento e progetti consistente capaci di portare avanti sensibilità contaminatrici e guardare al futuro. questo e' un po' il problema che si ha con in gruppi che sono molto cool sulla carta dei magazine. vedo l'albione dei klaxons e di hot chip come quella pre baggy... ve li ricordate i carter usm e quelle robette li? no? eh faccio fatica anche io.
palrando di germania verrebbe da citare il titolo di una vecchia pellicola di rossellini (e non pietro germi...in un angolo con il cappello cappello da asino): germania anno zero. poco o nulla succede oltre le alpi. o mi sbaglio? nel caso segnalatemi buone nuove. l'impressione e' che i nuovi krauti siano invecchaiti e non basta mettere l'etichetta giusta(come accadeva in godbye lenin con i cetrioli della sprewald) per salvare dischi pcoo consisntente: e non parlo solo di futuro della musical, ma di semplice godibilita' nell'ascolto.
purtroppo sono costretto ad ammettere che la terra più fertile al momento sono quei maledetti stati uniti che cerco sempre di farmi stare antipatici: ma mi mi allontano piu' mi avvicino, e piu' mi avvincino piu'entro in empatia. quasi quasi la chiamerei invidia.
una vitalita' molto solida percorre la tradizione musicale underground americana. e c'e' una ragione storica: da li viene la vera storia della musica rock underground con i suoi usi e costumi. da sempre in america si hanno generazioni di gruppi strabilianti che sono anche solo robe da una canzone per "nuggets", ma lo sono in eterno. non credo si possa parlare di questione genetica od antropologica del sistema americano che porta e forza ad avere realta' vitali che danno le spalle al mercato facendo fare passi da gigante alla musica...
ma i death cub for cutie e la generazione o.c.?
e prima il grunge con tutta la merda venuta a galla oltre ad i gruppi buoni?
ecco rispondiamo per punti
dal secondo: il grunge...porto' si alla ribalta anche gruppazzi insopportabili e ci furono scodazzi olezzosi, ma questo succede quasi sempre. sotto il fenomeno grunge poi ribollivano un fracasso di band e un movimento della scena indipendente eccezionale. alcuni dei poi futuri gruppi prodigio dell'epoco post rock..e pure quelche eroe di oggi se ne stavano gia all'opera.
cosi ci riallacciamo al punto primo. perche' e' proprio in quel momento di fine epopea grunge dopo che, anche le orde della seconda british invasion, tornano a farla da protagonisti e vivere senza illusioni monatarie tante delle band che oggi ascoltiamo e che in parte sono diventate la oc generation...
i deat cub for cutie furono invitati per uno dei loro primi concerti dai tipi del giovane portale insound. insound allora lavorava come alternativa indipendente a mailorder costituzionali tipo amazon. l'attenta sensibilita' controculturale americana, prende lo strumento dato, la "struttura", e la inserisce in un altro contesto.
e quando parliamo di strutture e' li che abbiamo la molla che fa scattare le differenze tra musica indipendente americana e quella europea. oltre al fatto che in america non esiste il concetto culturale di musicista "artistoide" se non a new york se proprio vogliamo essere pignoli(ma attenti, noi consideriamo artistoidi molti gruppi per partito preso...)leggendo libri come get in the van o please kill me possiamo provare ad interpretare l'approccio che il giovane americano ha della musica anche quando cerca di fare un prodotto di rottura: dentro ci sta tutta quella cultura del self made man(che per molti versi non mi piace-soprattutto in altri campi) ci sta anche quel gusto quasi sempre "pop art" della cultura nel suo complesso...ovvero spesso spogliata da "pesanti" teorizzazioni e liberata dalla "storia" che sta dietro all'arte qua da noi. c'e' piu' spazio per l'azione e la semplice e fresca intuizione.
si potrebbe dire che per la media dei giovani americani l'Arte e semplicemente "arte" e la Musica semplicemente "musica"(pensate a colossi come gli eisturzende neubauten..c'e' una bella differenza vero?). ora sei abbastanza grande per farti le ossa da solo ragazzo, vai ed arrangiati...
ed allora e' in questa strampalata lettura che cerco di spiegarmi tutta la prolificita' delle mille scene americane indipendenti, che solo raramente vedono la luce del soldo, ma che nonostante tutto cio' influenzano profondamento l'approccio nel fare musica band in tutto il mondo.
proprio da una mancante, anzi da una differente impostazione culturale nascono quei fenomeni che ascoltiamo oggi e riproporremo anche domani.
gli slint non emersero mai veramente, ma quanta musicisti e musiche hanno influenzato?
glen branca non emerse mai alle masse?ma parte del suo messaggio non ci e' arrivato forse tramite i sonic youth...e da loro a tutta la musica pop...
ed i silver apples o i sonics siete sicuri siano stati totalemnte ininfluenti nella storia della musica pop?
e forse gli xiu xiu o i deerhoof a loro volta saranno esempio per band che raccoglieranno di più?

come sempre un discorso disarticolato, un trademark di mezzi pomeriggi liberi.

mercoledì, novembre 22, 2006

Vendesi Piano

hey girl hey boy
mi sono arrivate un po' di copie di questi titoli :

Piano Magic-seasonally effected(doppio cd...contiene alcune gemme della band uscite solo su 7" rari... davvero alcuni tra i miei pezzi favoriti di questa band..ad esempio "there's no need for us to be alone"..14 ed e' un doppio)


Piano Magic-artist rifles( fosse solo per no closure....o password...o praticamente tutte le canzoni di questo album...un disco importante per chi scrive...12)

Piano Magic-popular mechanics( il primo album per glenn johnsonn...uno dei mille passaggi di una carriera sempre piu' intensa...12)

Doubled Yellow Swans- global clone(una bordata noise/industrial bestiale...10)

e a 5eu: namur(norvegia tra radiohead e my bloody) tellaro( premio fuori dal mucchio fresco fresco- un bel disco italiano da troppi lasciato inascoltato) melodium( fragili pianofonie) styrofoam(live ep registrato benissimo, con band rock al completo forse l'ultimo disco di styrofoam da prendere a scatola chiusa) jersey( con membri di contriva notwist lali puna iso 68...uno dei miei dischi preferiti della passata stagione e si ascolta ancora molto volentieri)

questa offerta vale per una settimana.

i titoli in corsivo sono andati e non rientrano piu'

domenica, novembre 19, 2006

il negozio segreto?


il silenzio e' la cosa piu' stramba che ti avvolge ritornato in paese, dopo una diecina di giorni passati in quel di new york. l'incrocio tra la 14th e l'8th ave. sembra non volere mai dormire... cosi se vi alzate nel cuore della notte potete vedere un litigio cinque piani piu' sotto... con calcio volante di un ragazzzo che frantuma una vetrina. robe da rambo, robe da america. e dire che non ho mai avuto paura in questi giorni nella grande mela. neppure quando venerdi "tony" afroamericano nato "venti blocchi piu' su circa" rispetto alla 119th, ovvero cuore pulsante di harlem mi ha preso sotto braccio e mi ha detto:"sono con te quelle quattro ragazze bianche?".."beh si...ma solo una e' la mia ragazza..ma qui mi sembra tranquillo tony...mica una roba di quelle harlem violenta la polizia non puo' entrare"....tony mi fa cenno di guardarmi attorno...sono l'unico maschio bianco-e per di piu' mooolto pallido, causa il sonno sregolato- in un disco pub. keyne west la fa da padrona con gli uomini che ballano, beyonce' da il largo alle ragazze. in una sera si imparano tanto cose ad harlem. tony ha trentasei anni ma e' la sua baby a farlo sembrare piu' giovane, lui e' art director, e sostiene che la parquisizione che mi hanno fatto all'ingresso e' cosa normale. " del resto fino a qualche anno fa non saresti mai venuto qua dentro" mi dice tony prima di salutarmi...e la sua ragazza mi consola" ora e' tutto ok...e' tranquillo siamo tutti piu' rilassati ma dieci ani fa non te la saresti passata bene...per nulla"...finiscono i loro gamberetti in tempura sorseggiando l'ennesimo cocktail dolciastro, dentro a comodissime felpe jeans extralarge collanoni e acconciature afro2k. finisco il mio secondo ginger ale e' tempo di andare, la mia fred's perry ed il parka non possono aiutare l'unico bianco di un metro e novantadue a passare molto a lungo inosservato in locale black only.
ci salutiamo, io al freddo penso di poter scortare quattro ragazze bianche fuori da harlem, credo nel mio coraggio e mi dico che in realtà non ho paura neppure un poco... la visita del mattino in quel di coney island mi ha dato coraggio da vendere: si tratta del fenomeno di fanscinazione dovuto al ripercorrere i luoghi dei film dell'adolescenza- i guerrieri della notte: guerrieri...giochiamo a fare la guerra... per fortuna che sulla spiaggia di coney island arrivano tutti quei bravi ragazzi- da harlem vero?- a salvare una combriccola di scalcagnati magnifici.

perche' new york non e' mai uguale a quella che gli amici hanno visto solo la settimana prima. new york e' sempre diversa..anche per chi la visita per la prima volta. come me. diversa da quello che immagini segretamente ed uguale a quello che vedi nei film.
sei in un locale a fare colazione... ecco li al pacino ha girato la scena di x di tale film..mentre il negozio a fianco e' stato parte del set del padrino...mentre..nei giorni della mia permanenza uan produzione per una serie televisiva ha allestito un locale per l'esigenza..."the manor"...finite le riprese il locale e' diventato un locale vero e proprio.
cose del genere a new york...un posto dove ti semnti quasi sempre molto tranquillo ed al sicuro. dove l'unico fastidio che puoi avere e' quello di un continuo brusio e rumore profondo che la citta' non smette mai di proporti...mai...incessante...arriva quasi a schiacciarti.. ma mai quanto il silenzio delle vie di provincia... ma a tutte e due potete rifuggire. penso che una soluzione sia l'arte. arte come panecea per i mali del vivere: del rumore della metropoli, del silenzio del paese di provincia.
e di arte splendida new york ne ha afforta tanta. musei dove l'arte contemporanea ti sbatte a terra con le sue intuizioni geniali, con tutti i grandi nomi.... oppure in negozi di vestiti che li tra una camicia da 140 dollari ed un cappotto da 500 metteno in fila almeno meta' degli scatti che compongono la splendida racccolta intitolata "tulsa" di larry clark. poi svolti vai ad other music, una copia di arthur, una di tokion...un acquirente con due ceppi di legna nello zaino...ma e' ora di correre perche' si va a williamsbourgh con la fida guida davkulp...amico rivisto e riabbraciato dopo due anni di insulti solo chattosi. eh si, ritrovare un amico a new york... fa un certo effetto..nessuno si e' accorto degli occhi lucidi...ma sapete...il fuso orario fa scherzi strani... tuti assieme a williamsbourgh con la L ...ci facciamo un buon pasto indiano...cerchiamo una copia di butt,quella con l'intervista a gus van sant...la vendono da american apparel...ma sono finite...quindi di corsa a vedere i parenthetical girls che sono uno dei gruppi piu' genuini che io abbia mai visto... sono davvero speciali e se volete ne parleremo in seguito...perche' meritano davvero tantissimo..anche se non vi piacciono o interessano. se non vi piaccioni potete hiudere con la musica... ve lo dico da amico.
poi abbiamo salutato davide...ma era gia' il mattino seguente...davide ha preso un bus cinese che lo riportava dalle parti del suo campus vicino a boston. ci siamo ripromessi di vedere di nuovo i parenthetical girls...lui due sere dopo a providence... io la sera seguente nel lower east side. davide ne riparlmeremo al mio porssimo viaggio a new york...il tema del prossimo viaggio vorrebbe essere un approfondimento doppio: 1-brooklyn vista da una bicicletta e relativo racconto fotografico...2- l'arte underground...
a proposito di arte underground.. la mostra di brian chippendale dei lighting bolt e' piccola e carina..,molto... quasi bella come la fantastica convention organizzata dai tipi di print Matter...."the new york art book fair" fantastica...le pubblicazione della nieves di zurigo sono quasi quasi imprescindibili...ed appunto li i dollari sono volati...
ed ora
ed ora
si e' fattto tardi....vi consiglio:
parenthetical girl...provate subito con "the weigh she fell under" e tutto il loro "safe as house"...e l'ep di natale.
la rivista gratuita ANP quarterly
le pubblicazioni nieves
el perro del mar dal vivo (visti due volte dal vivo a new york...speciali...)
la promozione sui maglioni in cashmere della compagnia giapponese uniqlo
le vitaminwater ( come dice il saggio sono solo acuqa ma vanno un sacco di moda)
brian chippendale
lo sguardo sull'europa del moma

essere europeo a new york...perche' li se fischi l'inno sovietico davanti alla polizia nessuna capisce che fai il cretino...al massimo solo unebreo ortodosso dell'est puo' guardarti in modo strano... e puo' capitare...


ps ho deciso di perdermi i modest mouse...ma purtroppo non ho fatto lo stesso con joanna newsom.. e lasciamo stare ogni commento...fuga anticpata prima della fine... mai visto un pubblico cosi adorante per del folk prog...
maglia una gita sull'empire stae building..sara' da banali turista...ma almeno li si trattiene il fiato per qualcosa di strepitoso.

domenica, novembre 05, 2006

Chin Up, Cheer Up!

Certi gruppi passano inosservati. ed è il caso di Grizzly Bear, che sostanzialmente in italia non si è cagato nessuno. diciamolo senza giri di parole, tanto che conta.
Concordando sul fatto che la band di new york non cambierà il corso della musica, rimane da dire che dopo averli visti live possiamo capire anche il perche' molti critici part time italiani(ovvero il mondo dei blog, quindi meglio dire opinionisti nottetempo) abbiano assolutamente ignorato l'esistenza della band: fanno buona musica, non troppo semplice non troppo sdolcinata non troppo ridanciana e festaiola non troppo e' venerdi sera balliamo... ma allo stesso tempo non troppo intellettuale e avant garde o moderna come ad esempio i tv on the radio. non mi piace affatto fare recensioni comparative in cui si dice che l'uno e' bravo per le mancanze dell'altro. ma se pensiamo al tour americano che vedeva i Grizzly aprire per i Tv On the Radio, ho piu' di un leggero sospetto che difficilmente si sia avuto un pareggio od un risultato positivo in favore dei secondi. Ma si sa, la musica non e' una partita di pallone e non ci sono x versus y.
Quindi possiamo solo parlare del silenzio nei confronti dei due ottimi album di Grizzly Bear da parte del sistema media musicale italiano(cosi come per hood ed ogni band che fatica a rientrare negli schemi prima elencati) e dell'ottimo loro concerto tenutosi in quel di bologna.
sia detto subito: il live misura il talento di una band, questa volta in modo assolutamente certo. non vi e' dubbio delle capacita' melodiche e di ricerca nel creare canzoni e non solo semplici atmosfere. c'e' una ricerca nei suoni, nella scrittura nell'esecuzione che sorpassa di gran lunga la media. Accenti prog(quel basso) quasi canterburiani(quell'impoasto vocale a tre voci) innebriano un pop folk che sta a meta' tra l'inghilterra di fine 60(i primi floyd, monkees ma molto altro anche alcune visioni di kings e beatles, doverano tutti gli amanti di barret?) e l'odierna follia di Animal collective e derivati( il gusto per il trattamento con effettistica elettronica dei suoni in real time).
La bella senzazione di trovarsi di fronte ad una band capace, curiosa, che evidentemente se ne frega degli stile che vanno per la maggiore, fanno la loro cosa respirando l'aria di williamsburg, brooklin, senza cercare l'hype. finalmente un cocnerto che puzzava di musica indipendente: ovvero poco compromissoria e genuina.
Al momento siamo di fronte ad una cult band, che non ha trovato nessun grosso riscontro. Il nostro piccolo segreto di ascoltatori nerd non ci e' stato rubato almeno per una volta, e' rimasta cosa tutta nostra... e questo non puo' che farci incazzare!

venerdì, novembre 03, 2006

Ma lei e' una Iena!

"si si...ed anche un bel esemplare!"...bammm...un colpo secco. cosi in uno dei vari fantozzi veniva eliminata la iena, ovvero un altro dipendente che si mostrava piu' bravo nella caccia e quindi, ovviamente, veniva soppresso dagli altri impiegati dipendenti.
Ed insomma, forse le Iene iniziano a rompere le scatole a tanti ultimamente, con le loro operazioni di tv verita'...mandiamo hulko a smascherare tutto e tutti... hulko lui si che ci salvera' e metterà a nudo tutti i privilegi ed i mali di italia...hulko o chi per lui... purtroppo non sono un fan accanito del programma e hulko potrebbe esser stato cacciato.

rimane un problema. le iene e la vera verità. ovvero la tv odierna e la vera verità. la vera verità formato giovane, mediata dalla tv. insomma se non si fosse capito, non mi piace il programma le iene: era pur sempre il programma dove uno faceva finta di essere del nord, ed andava al sud a dare dei tarroni a tutti quanti..o mi sbaglio? beh quella gag mi faceva...prudere le mani... da un punto di vista differente da quello dei malcapitati offesi dal "nordista per caso". insomma alla ricerca dello stereotipo utilizzando uno stereotipo, per poi infine andare sempre a prendere il culo il terrone, normalmente poveraccio, che capitava sotto. bella differenza rispetto alle candid camera del grande nanni loi. ma la classe si sa...e' rimpiangere i bei tempi andati, dove decoro ed eleganza stavano in tutto, nell'esser ricchi e nell'esser poveri, nel far piangere e nel far ridere.

ma ritorniamo al rapporto delle iene con le droghe.
ci sono due episodi accaduti in tempi recenti: lo sputtanamento dei "politici" e lo sputtanamento di arezzo wave.
con i primi e' bello e facile: smascheriamo quei bari, portiamo alla luce la vera verità..i politici si drogano come tutti voi!...no forse questo era solo nella mtesta di chi ha fatto il servizio...la frase e' "eccoli, i politici si drogano!"
io che dell'antiproibizionista non faccio la mia battaglia(ma un punto di vista si), mi sono incazzato con quel servizio.
perche' ha fatto due cose decisamente scorrette. alla faccia della vera verità ha mandato a fare in culo il diritto alla privacy, ovvero diritto di un singolo del fare quello che vuole della sua vita. e comprendo che si volesse smascherare il politico che vota per la legge la repressiva ed inutile legge bossi fini e poi si chiude in bagno a tirare di fecola...ma alla fine invece si e' detto alle masse poco pensanti( la televisione da un dato sacro che poche volte viene rielaborato dallo spettatore) che i politici sono dei drogati... facendo anche passare che lo scandalo e' l'uso della droga. questa e' stat la percezione generale. e non che l'inghippo stia nell'usare sosytanza stupefacenti quando pubblicamente ci si dichiara contro. qui abbiamo il primo grande problema. evidente. il secondo e che nell'operazione si ledono i diritti di un cittadino della repubblica italiana prima ancora che di un parlamentare(e questo puo' essere pure un sandro bondi a caso). con l'inganno si fa un test, come il gioco delle tre carte, una roba da mascalzoni. i caribinieri quando fanno il test te lo dicono almeno. il fine non giustifica i mezzi, e se il fine e' poco chiaro...semo messi bene. mi chiedo, ma perche' le iene non nfanno un servizio dove fanno parlare casini di famiglia, della sacralita' della famiglia unita e gli si rimprovera di predicare "bene"(ahah) e razzolare male? dato che e' divorziato(a me sta bene...lui pero' agli altri pretende di insegnare una morale che si attiene a regole diverse)...oppure quando e' che vedremo un servizio delle iene che facendoci ridere..ahaha...fa vedere il politico del caso prendere la "roba" ect ect...
se facciamo el cose...facciamolo fino alla fine. le cose fatte a meta' portano solo ad avere casini che dice:
"test sulle droghe a tutti i parlamentari!!! cosi saprete se avete votato un drogato"...perche' un politico rappresenta lo stato e lo stato non puo' ammettere l'uso di droga da parte dei rappresentanti dello stato. va ben. viva l'abbattimento delle ipocisie. viva la iene.

arezzo wave sta ancora ringraziando la giunta che gli tagliera' i fondi...del resto le iene hanno mostrato quello che succede tra il pubblico del festival... nel campo delle droghe, beh un po' di tutto. e la gente comune non vuole la droga. cioe' al amssimo se la fa in privato ma davanti ti dice di no, un po' come certi di quei politici schifosi (lo sapevate che? altri invece non sono proibizionisti...questo forse non e' stato detto esistono politici non proibizionisti, che magari usano oppure no...e lo dicono pure, ed in tanti hanno votato contro la bossi fini e sono per la depenalizzazione e sono persone serie che hanno fatto altre proposte...lo sapevate??? ve lo ha detto la tv della vera verità? lo sapevate?). il festival rock il festival rock(generico) si conferma per quello che e': ovvero un momento di fattanza generale, la casa del diavolo. abbattiamo il diavolo, anche le iene hanno mostrato lo schifo al festival del rock di arezzo. quei drogati di merda.
allora spingiamoci anche a fare una considerazione personale. spero bene che gli organizzatori sapessero del problemuccio che li toccava. anzi ne sono sicuro. cosi come lo sanno tutti i gestori di luoghi, dove esiste un largo spaccio di merda. credo che anche ad arezzo sarebbe stato giusto fare un lungo ed intenso lavoro con la politica locale e nazionale. discutere assieme ed affrontare il tema delle droghe in modo serio direttamente con chi ne abusa anche per solo tre giorni all'anno. ad arezzo lo spaevano questo, dovevano saperlo. non poteva passare inosservato e senza destare alcuna domanda il clima del campeggio. ci voleva un'operazione di sensibilizzazione seria e non pecoreccia. le Iene hanno dato adito ad una classe dirigente poco coraggiosa e lungimirante di chiudere il problema. la vera verita'.
gli amministratori di arezzo hanno perso l'occasione di esser d'esempio e poter contattare e parlare in modo nuovo ed intelligenti a centinaia di migliai di giovani: non dire piu' la droga fa male...ma "ragionare sulle dipendenze" assieme diffondere messaggi non da ceis o padre pio in mezzo ad una folla di consumatori dicendogli "ragazzi la vita e' vostra, fate quello che volete...ma occhio e se avete bisogno noi siamo qui..e senza badile o cappio...ne parliamo". gli organizzatori del festival hanno mai pensato di interrogare prendere contatto con il ministro Ferrero, uno dei pochi politici illuminati a riguardo per fare una forte opera di sensibilizzazione con il patrocinio dello stato: non pensate che sia mission impossible, anche se non ho votato Ferrero, mi sembra abbia orecchie ed intelligenza tale da voler dare un ascolto e di certo non avrebbe perso l'occasione di parlare ad un mondo cosi ampio...volendo anche in temrini puramente elettorali.
sono domande che mi pongo. alla luce del fatto che in campeggio ad arezzo wave ci sono stato e di cose ne ho viste...di gente in tenda a vendermi la roba ne ho avute ed al prossimo che non si fa i cazzi suoi gli spacco i denti con un calcio. io no disturbo, tu no disturbi.(astenersi chi mi volesse dare del fascista. sono principi di convivenza basilari per cui io poi mi sbatto anche per portare avanti battaglie che direttamente non mi toccano).
ed una critica la vorrei fare anche a chi ha scritto sul web che si dovrebbero riconsiderare tutti gli altri luoghi dove si consuma una sacco di stupefancenti...ad esempio le discoteche i prive', cose da ricchi la moda della cocaina(se mi dite prive' di discoteca mi dite cocaina, cosi la intendete ancora come droga da elite e sparate cazzate... la gente se la fa in strada...)
si dice i luoghi dell'abuso sono anche altri perche' non li colpite? avete ragioni santi crociati. colpiteli colpiteli COLPITELI....dal parlamento alle discoteche da arezzo wave a pistoia blues...l'importante e' continuare a colpire l'uso di stupefacenti in modo indiscriminato...abbatttete i luoghi dei drogati...nessuno spazio...abbattete i drogati con tutti i loro luoghi.
non si rende un bel servizio alla cultura delle liberta' personali in questo modo. anzi si rischia di fare il gioco delle Iene..ed in questo caso di quelli che "benpensano".
un riragionare sull'abuse deve essere fatto, perche' mi sembra che ad arezzo come in altri posti quest'anno ci sia scappato il morto per... e possiamo arrenderci all'idea che una voglia di evasione si possa trasformare "in percorso di allontamento dalla felicità fino ad arrivare alla morte"...ma non faremo il bene di nessuno ne il nostro ne di chi prende il consumo di stupefacenti in modo non proprio friendly... e rischia ..una cosa non secondaria chiamata qualita' della vita e la vita stessa.
non e' puritanesimo cercare di dare strumenti affinche uno si possa divertire con mezzi esterni senza lasciarci la cotenna. mi sembra solo buon senso. non mi voglio abituare all'idea che si possa rimanere senza parole di fronte ad un 19enne morto per abuso al "festival così solare, scanzonato e tranquillo". non mi ci voglio abituare.
nesun proibizionismo, ma neppure sottovalutare i rischi.
la verita' sta nel mezzo direbbe il babbione.
mentre la campagna proibizionista(inconsapevole?!!) delle Iene va a gonfie vele. neppure fini aveva fatto cosi tanto. fini, chi? appunto.

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