domenica, novembre 05, 2006

Chin Up, Cheer Up!

Certi gruppi passano inosservati. ed è il caso di Grizzly Bear, che sostanzialmente in italia non si è cagato nessuno. diciamolo senza giri di parole, tanto che conta.
Concordando sul fatto che la band di new york non cambierà il corso della musica, rimane da dire che dopo averli visti live possiamo capire anche il perche' molti critici part time italiani(ovvero il mondo dei blog, quindi meglio dire opinionisti nottetempo) abbiano assolutamente ignorato l'esistenza della band: fanno buona musica, non troppo semplice non troppo sdolcinata non troppo ridanciana e festaiola non troppo e' venerdi sera balliamo... ma allo stesso tempo non troppo intellettuale e avant garde o moderna come ad esempio i tv on the radio. non mi piace affatto fare recensioni comparative in cui si dice che l'uno e' bravo per le mancanze dell'altro. ma se pensiamo al tour americano che vedeva i Grizzly aprire per i Tv On the Radio, ho piu' di un leggero sospetto che difficilmente si sia avuto un pareggio od un risultato positivo in favore dei secondi. Ma si sa, la musica non e' una partita di pallone e non ci sono x versus y.
Quindi possiamo solo parlare del silenzio nei confronti dei due ottimi album di Grizzly Bear da parte del sistema media musicale italiano(cosi come per hood ed ogni band che fatica a rientrare negli schemi prima elencati) e dell'ottimo loro concerto tenutosi in quel di bologna.
sia detto subito: il live misura il talento di una band, questa volta in modo assolutamente certo. non vi e' dubbio delle capacita' melodiche e di ricerca nel creare canzoni e non solo semplici atmosfere. c'e' una ricerca nei suoni, nella scrittura nell'esecuzione che sorpassa di gran lunga la media. Accenti prog(quel basso) quasi canterburiani(quell'impoasto vocale a tre voci) innebriano un pop folk che sta a meta' tra l'inghilterra di fine 60(i primi floyd, monkees ma molto altro anche alcune visioni di kings e beatles, doverano tutti gli amanti di barret?) e l'odierna follia di Animal collective e derivati( il gusto per il trattamento con effettistica elettronica dei suoni in real time).
La bella senzazione di trovarsi di fronte ad una band capace, curiosa, che evidentemente se ne frega degli stile che vanno per la maggiore, fanno la loro cosa respirando l'aria di williamsburg, brooklin, senza cercare l'hype. finalmente un cocnerto che puzzava di musica indipendente: ovvero poco compromissoria e genuina.
Al momento siamo di fronte ad una cult band, che non ha trovato nessun grosso riscontro. Il nostro piccolo segreto di ascoltatori nerd non ci e' stato rubato almeno per una volta, e' rimasta cosa tutta nostra... e questo non puo' che farci incazzare!

Commenti:
PER JUCCA REVERBERI :

Ascolterò di sicuro il gruppo sudetto , inoltre volevo sapere un rapido giudizio sugli EXPLOSIONS IN THE SKY e se in genere ti sono piaciuti.
 
Sì son molto bravi
e con molti rimandi,
anche se però alla lunga
quel tono "lamentoso"
e quelle facce tipo
"oh quanto sono semsibile", buttano un pò giù di morale!

((un vinile a 20 euro direttamente dal gruppo mi sembra un pò tanto!))
 
ma no, il vinile costava 12..
 
mi segno il nome.

P.s. Non c'entra nulla, ma andatevi a vedere il blog di Beppe Grillo: gli ultimi due interventi non mi sono piaciuti affatto...vorrei un parere da parte vostra (JuKKA in primis, dato che il blog è il suo!).
 
Mi stai dicendo che al concerto c'era poca gente? Stai scherzando giusto?
 
Ciao Jukka, su Blow UP 101 (Ottobre) c'era un articolo di un paio di pagine con intervista a grizzly bear in cui ne parlavano in termini entusiastici.
Visto che suonavano a Milano, dove ora vivo, ho deciso di ascoltare il disco e ai primi 3 ascolti non mi ha assolutamente colpito quindi non sono andato. continuerò ad ascoltarli nella speranza che si rivelino.
Abbiamo capito che non ti è piaciuto il live dei tv on the radio e ripeto che a me è piaciuto davvero molto (anche se per me quella era una serata speciale) e trovo abbastanza fastidioso che tu paragoni due gruppi e due live piuttosto diversi per sensibilità ed estetica. Insomma "de gustibus" caro Jukka, io ad esempio ho trovato il vostro live al Mi-Ami veramente impreciso, ansioso e sbragato (i gdm da quando fanno battute ai concerti?) mentre voi pensavate di aver fatto un buon live mi sembra. Insomma non se ne esce...

Comunque già che ci sono volevo dirti che sto letteralmente adorando Broken By e la sto ascoltando ossessivamente. Vi auguro di ottenere la stessa intensità per tutto il nuovo disco che non vedo l'ora di ascoltare.

Un abbraccio grande!
 
secondo me abbiamo tutti un problema con il tempo dedicato all'ascolto dei dischi. io tu e tutti quelli che conosciamo. abbiamo troppe aspettative per i gruppi di cui amiamo i dischi. io tu e tutti quelli che conosciamo. e questo finisce per darci a volte delle percezioni falsate, o non dedicare tempo sufficente.
il disco dei grizzly richiede tempo, non e' facile e' complesso strutturato su molti livelli...e cmq puo' assolutamente far schifo..perche' i gusti non sono tutti uguali...l'unica cosa che trovo stramba e' che se ne sia parlato davvero poco. ecco giusto un'intervista su blow up...che insomma manco li ha trattati come sa fare.... ovvero quando ci sono i fenomeni alla blow up...bologna risponde indipendentemente da quello che ne dice la rete e le altre testate.
poi io mi saro' spiegato male... ma parlavo di blog, bloggers and co. : e' evidente, se cerchi on line sui blog italiani che parlano di musica alternativa dei G.B. non se ne parla...mentre si sono persi in sbrodolamenti per le peggio cose...e nel dire questo ovviamente prendo una posizione. dico che molti blog seguono le mode e sono pressapochisti nel giudicare la musica. in italia ne abbiamo tantissimi che sono fatti da mezzi scrittori che in fin dei conti sono pure davvero bravi a far risalatare le loro storie personali... ma di blog che parlino di musica..anche quelle diverse da quelle che ascolto io sono veramente poche..e sembrano spesso la brutta copia delle testate in edicola o di quelle web.
come a dire... siamo miserelli ... ma questo non lo evinco dalla risposta che hanno avuto i g.b. e' marginale in questa analisi.

d'altro canto potro' dire che a me i tv on the radio hanno deluso. quando ascolto un disco con gaudio e passione per parecchio tempo le mie attenzioni si spostano poi tutte sul live. e mi son trovato davanti ad un live bah...un po' cosi...poco attento alle dinamiche, monocorde..con una ritmica poco risoluta e decisiva nei pezzi... dove molto spesso un tricco veniva ripetuto per mille volte...vedi i campanellini attaccati alla paletta della chitarra...na volta e' una roba suggestiva...metà concerto na palla, perche' sa di idea che dovrebbe rimanere unica ripetuta all'infinito...
so che e' una cosa piccola...e che puoi dirmi che mi sto attaccando al nulla.. ma la mia e' stata una senzazione di aver assistito ad un concerto cosi' cosi con molta gente carica perche' quello era il gruppo del momento... di se ne parlava ovunque anche quelli che di norma quelle robe li non le ascoltano. ste cose mi danno su... ma va bene non c'e' un diritto intellettuale per ascoltare certi dischi...non si deve avere il pedegree...tanto che mi lamento perche' poi con un gruppo come i bear non si e' avuta la stessa reazione.
a chiosa dico... a bologna, con i tv on the radio ho visto un gruppo estremamente noiso che ha trasformato i pezzi super prodotti in pezzi rocckettoni...e come scelta non mi piace. le voci sempre punto centrale del disco monotone sempre con la stessa dinamicita' espressiva..ad appiattire tutto.
il concerto dei grizzly che ha cmq avuto problemi... min ha fatto vedere un gruppo con idee fresche anche nel live..
li ho paragonati per un tour condiviso assieme.
dato che non erano presenti al mi-ami non li ho paragonati con il live dei gdm
che non era l'ultima data di un nostro tour europeo freschi di una release ben accolta ogni dove ed un contratto major . il nostro era il primo live fatto in scrittura del disco, con un cojntratto inesistente, con ancora molta pressione per essere il primo concerto davanti a qualche migliaia di persone dove si cantava io e corrado... ma anche queste note sono marginali... giustamente chi sta nel pubblico di queste cose se ne frega...perche' non sono problemi dell'ascoltatore ma della band...

pero' vedi accetto tutte le critiche col senno di poi credo possano starci... e siano in parte calzanti ed oggettive...non suonammo bene... ne verranno altri e forse qualcuno sul suo blog ha scritto come ho fatto io sui tv on the radio...conosceva il gruppo lo aveva ascoltato ne aveva parlato prima e poi ne e' rimasto deluso...sono i rischi del mestiere(un bel mestiere credimi...)

in molti(tu devo dire di no il gruppo cmq lo hai ascoltato) invece non hanno dato questa occasione ai Grizzly Bear...
e' li che sta la mia rabbia...

oh, ti saluto!
 
concordo su tutto, jukka. un concerto magnifico.



http://nerdlitter.blogspot.com/2006/09/chin-up-cheer-up-interview-with-chris_08.html
 
sentiti distrattamente a milano l'altro giorno. una delle robe più rompicoglioni che abbia mai incrociato!
 
questo mi conforta!
e riconferma l'opinione dello Zio Grande.

non capisci un cazzo...

eppure io che ti credevo ormai pronto..vista la segnalazione di tim hecker...

niente da fare... ti teniamo cosi...
 
beh guarda il lato positivo, almeno ci sono venuti in Italia a suonare.
Io ho predicato al nulla la bellezza del disco dei My latest Novel e non sono riusciti a venire qui neanche con il minifestivalino della loro etichetta (Bela Union Tour).

Evviva le storie personali.
 
Jukka, conoscendoti un poco, direi che ho buone probabilità di rientrare nel calderone dei "blog pressapochisti, mezzi scrittori bravi a far risalatare le loro storie personali ma che non capiscono niente di musica".
In effetti ho del tutto saltato Grizzly Bear, concerto e disco. Nel mio caso, per banale questione di tempo (venerdì c'ho anche la radio), ed essendo costretto a scegliere una serata tra le due ho preferito tornare a vedere Okkervil River il sabato. Ma questo non importa.

Mi preme sottolineare che secondo me non dovresti avere certe aspettative dai blog. Il blog non può essere informativo e completo come il sistema dell'informazione. Se io provassi un "senso di colpa" perché con un blog ho "bucato la notizia" di un gruppo, un disco o un concerto, sarei fuori di testa. Non ho il "dovere" di informare, non è un lavoro, non devo seguire tutto.

Piuttosto, credo che sintomi come per esempio "Grizzly Bear non se l'eè cagato nessuno *tanto che* nemmeno i blog in generale ne parlano", siano interessanti da prendere come segnali di qualcos'altro, magari una scarsa comunicazione della etichetta, o magari del fatto che il cosiddetto gusto si muove ora su altre vie, oppure come un segnale di qualcosa che verrà ecc.
Insomma, tenderei a vedere i blog come un "termometro" più che come un'aspirina (o un'influenza).

Non so se mi sono spiegato bene, però ci terrei a farlo, perchè con te ne avevamo già parlato anni fa.
Mi piace la tua diffidenza, ma vorrei difendere anche una certa differenza dei mezzi.

(Poi mi piace anche che tu perori la causa di un gruppo proprio tramite un blog e così altri blog quanto meno se ne interesseranno)
 
arrivano i commenti e questo mi fa piacere.
ovviament eil post aveva due finalita'.
dare del qualunquista a colas, pl2 e polaroid: la mia lotta contro di loro e' e sara' imperitura.
detto questo.

le opinioni dividono...
il gioco sta anche nell'accettarne le regole.
la mia riflessione sullo strumento enzo cerca ovorrebbe solo spostare un po' piu' in la l'orizzonte delle comunita' musicali in rete.
ovviamente le mie sono provocazioni..che possono essere accettate o rifiutate... per magari andare oltre.
tu sei soddisfatto di come la rete italiana tratta le musiche che ti piacciono: credo di si ...dai...c'e' indipop.it che mi sembra davero molto ben fatto..per una piccola parte del tuo mondo..perche' alla fine ti interessano anche altre cose...

io invece per i miei ascolti faccio fatica a trovare dei luoghi della rete interesanti. i forum ... lasciamoli perdere..e purtroppo lo si deve dire: forum ovvero fiera degli anonimi..i don't care. mi spiace...
ecco quello che manca in italia e' una zona di "pluriel" in rete dove assaggiare molto di musica e contorno(non sai..anzi lo sia..quanto mi interessa anche quello che gira attorno alla musica)
sulla rete c'è un sacco di gente molto in gamba che potrebbe portare avanti un rpogetto anche non remunerativo.. ma che cmq nascendo dal basso arrivasse a dar voce alle musiche ed ai costumi..
so che con questo non ti ho risposto.. e tu pensi che io veda in te un pressapochista...(non credo che sia il tuo piu' grande problema...ehehe)
ma in fondo non e' cosi... riconosco che molti di voi sono voci autorevoli delle loro passioni..so che se debbo chiedere consiglio su di un certo gruppi di umea..debbo chiedere a te...inkiostro sa vita morte e miracoli di librerie lego e video... colas e' gli anni novanta!... il pischello vabbeh lo teniamoc cosi, lo sguardo intelligente sul mainstream..del resto sta in botta... teo e'l'estremo... batteria ric. e' sulla cassa... fabio un'autorita'(il progetto suo e di pl2 fu esaltante...davvero interessante)tanti si sono persi per strada tanti arrivano... vedo ad esempio che uno come tommaso/umanuvem forma e sostanza
quindi

se provassimo a riunirli oltre alla colonna dei link??
anche no...vero... ma se ci provassimo...

si rischierebbe di perdere molti "sguardi" personali... ma io credo che ...dove non arriva il capitale...rimane sempre il personale...
l'unica cosa e': abbiamo ancora questo entusiasmo?

e' una domanda che faccio a voi???


mi sa che tutti ci si prova
si potrebbe provarci in modo strutturale... non parlo di webzine... ma di blog colletivo aperto... o contenitore di blog colletivi dove ci smazza...volendo...
non so..

sai che odio le cose tipo blogsfera-che mi sembra il circolo del pinnacolo, i contatori e parlare per accessi unici giornalieri...
odio le partite scapoli ammogliati(perche' ogni tre mesi debbo cambiare casacca)

tutto il resto mi piace e lo apprezzo leggendo avidamente, quotidianamente

la curiosità e' una bestia che mi frega
spero ancora per molto
 
Io c'avevo provato.
C'eri in mezzo pure tu.
Ogni due mesi ed in edicola.

Ci sto ancora sotto?
Sì, di brutto
:D
 
lo so ma

rete
e
no "capitale" se non minimo per spese gestione
e gestione collettiva/aperta non centralizzata

dio quanto sono spartachista(trova l'errore!)
 
Jukka, io ti ringrazio per questo post, perché è l'interruttore che mancava e che inesorabilmente mi porta a tirar fuori tutta una serie di robe che mi tengo dentro da un po' di mesi.

Il tuo progetto, l'IDEA, è attraente, ambiziosa nel suo non esserlo per niente ed è chiaro che mi piacerebbe, ma...
poi penso che ho speso due anni della mia vita dietro un qualcosa che sulla carta era simile ed alla fine mi ha lasciato (mi sta lasciando, ad essere precisi) molto meno di quello che mi ha chiesto.Ed era lavoro non solo passione. Ma cerco di fare una professione di questa roba qui e sono cinque anni che più o meno mi ci mantengo e dopo che per arrivare a non saltare neanche un pasto al giorno (ed io non mangio poco, si sa)sono costretto a scrivere seriamente di musica e a farlo ovunque, è chiaro che quando arrivo sul mio blog do sfogo a tutt'altro. Finisce che racconto più i cazzi miei. Ed ho bisogno di quello.
Un blog collettivo come quello che proponi tu, secondo me, ha senso se tutti noi (parlo di te, teo, enzo,max, andrea,fabio e umanuveum, quelli che hai nominato tu)chiudessimo i nostri blog e trasformassimo i nostri post in column di un progetto più ampio.

Ma è fattibile? Quanti di noi sacrificherebbero il proprio ego per la collettività?
E poi come resisteremmo all'ondata di giornalisti wannabe, blogger musicanti, che irrimediabilmente vorrebbero finire dentro questa cosa senza esserne in grado?
Perché il problema è anche un po' questo, io sono un po' stufo dello spazio e della credibilità ottenuta da gente che parla di cose di cui chiaramente sa poco,e lo fa come se stesse rivelando al mondo una verità assoluta. Perché ben venga il dilettantismo, ma i dilettanti professori proprio no.
Insomma, o qui si fa il nuovo pitchfork, o si muore:D
 
mi è finalmente arrivato il tuo cd.... ^_^ sto per ascoltarlo...
*grazie*
 
ma colas mi facci il piacere( e sai di cosa parlo...e' tutto molto easy!)

io ad esempio non sono wannabe e non sono neppure un giornalista. purtroppo la grammatica italiana mi dava da fare pure alle elementari. ma ogni tanto scrivevo qualcosa che interessava. questo non mi ha mai assolto dalle mie lacune linguistiche.
poi c'e' la conoscenza di base, quella musicale..ed ognuno di noi li si e' fatto piu' o meno le ossa.
ho trent'anni... ho studiato(piu' male che bene) arte...faccio l'educatore(ora non piu')
da quando ho 13/14 ascolto musica. ti posso assicurare che a 13 anni impazzivo per luciano ligabue...il mio pezzo preferito parlava della nebbia...quello dove diceva "butta qui un po' di colore uau uau uau quiiii"...poi non so come mi sono imposto d'ascoltare altre cose perche' secondo me facevano piu'...coem dire... cool o duro..o cmq diverso... non una motivazione nobile sia chiaro.
ma che farci...
ecco e' da quindi almeno 15 (facciamo partire la serieta' con il primo concerto live sonic youth..a correggio era il 92) ascolto e ricerco musica in modo ossessivo. a 17 ho iniziato a scrivere di musica, facendo una fanzine di musica hardcore e punk a latere. lo ho fatto come passatempo per un paio di anni... poi abbiamo iniziato a produrre un po' di cassette con un amico.. e quindi abbiamo lasciato li la fanzine... poi ho iniziato a suonare per caso... e da allora sono 10 anni sono ancora un dilettante che lo fa nel tempo libero(tutto il tempo libero a disposizione)... ho un gruppo abbastanza in grado di darmi soddisfazioni e conoscenze per mettere in piedi progetti seri..ma ho preferito pubblicarmi un cd-r...a 30 anni appunto. che mi porta ame il dilettantesco cd-r? mi sono divertito, ho conosciuto altre persone che fanno cose in quel modo...ho dato sfogo alla curiosità

vedi colas al mondo abbiamo diversi motivi che ci portano a vivere le nostre passioni.
io un po' furbescamente un po' coglionamente voglio continuare a divertirmi senza troppe responsabilità con la musica.
al professionismo e la possibilità di vivere di musica ho preferito rimanere con i giardini, che difficilmente mi porteranno soldi a sufficenza per una futura vita di coppia con tutte le varie ed eventuali.
a volte le scelte le si fanno non per esigenza, ma per sensibilità. quando e' cosi e' una grossa fortuna.

io ho deciso di non vivere di musica.
per questo mi posso permettere di dire che mi piacerebbe avere una piattaforma, dove non vi sia capitale dove parlare di musica, con le caratteristiche elencate prima.
ritengo sia indispensabile l'assenza di capitale..perche' dove arriva il soldo la passione muore o fa fatica a rimanere libera.... la penso cosi'...e probabilmente sono anche un po' anacronistico nel dirlo.

e quindi considerami un dilettante professore, non mi fai torto.
io ho un po' paura del professionismo a tutti i costi, quello che si cerca scrivendo un po' per tutti e di un po' di tutto, quello che mostra il sorriso a tutti gli ascolti, quello dei congiuntivi perfetti ma dalle belle esperienze editoriali che svaniscono "come lacrime nella pioggia"...
 
aggiungo perche' mi ero dimenticato forse la parte piu' importante.

il problema e' che moti di noi per un certo periodo hanno pensato di trasformare la propria passione in soldo.
mica tutti ci si riesce...e se si fallisce che si fa??
si sputtana pure una passione?

per quello che ci riesce ti dice...hey il rischio, vale... quello che fallisce magari mangia bocconi amari si allontana da tutto

certo che le cose valgono la pena di esere vissute con tutti i rischi che ci sono...

le strade per viverle sono diverse.

io ho scelto quella del r'n'r: il divertimento...potrebbe non sembrare, ehehe... ma e' cosi...

lo spero anche per voi tutti.
 
Minchia eccomi sono il professionista! Pezzenti pressappochisti MAGRI del cazzo! Magri soprattutto.

Detto questo - facciamolo, se abbiam voglia. E se va a troie, va a troie.

Non dobbiamo necessariamentre sacrificare i nostri preziosissimi ego: io non vorrei mai e poi essere confuso col Pischello e non ammetterò che succeda. D'altronde s'è buttato giù due chili di cassoeula senza un bicchiere di vino. Chi si fiderebbe di lui?

Perchè non cross-postare alcune cose? Mica tutto, mica i cazzi nostri. Che dei cazzi vostri poi a me che mi frega? Però quando si parla di un disco, lo si butta su di qua e di là - e se poi si vuole scriverci appositamente qualcosa, la password rimane quella.

E si vede come va. Così non c'è proprio da sbattersi.

Lo chiamiamo "ANTOLOGIA DI MINCHIATE"! Vi piace?

Ora vi bacio vado a sentire del metal!!! Pettinato!

Il Bauscia.
 
Sei l'essere superiore.
Punto e basta.

Jukka: m'hai squagliato l'orecchio:D
 
Io leggo solo il tuo blog perchè voglio vedere che cazzate scrivi. Sai, mi mancano le bestemmie.

Gli altri blog, quando ci capito, mi sembra facciano due cose, in loop: 1) parlano di gruppi di cui mi sono già annoiato. 2) vanno a scovare gruppi carini sui siti di etichette sconosciute e li incensano al limite del ridicolo.

Cosa dire. Secondo me con l'età (anche io compio trent'anni quest'anno) dobbiamo crescere un po' e giuro che la ramanzina la faccio a me stesso prima di tutto. Ormai abbiamo gli strumenti per capire che il 99% dei gruppi indie pop sono una scopiazzatura dei gruppi Sarah, che il post rock è morto e sepolto e che i gruppi che lasciano il segno, quelli a cui concedere certi aggettivi incensatori, arrivano con il contagocce.

E' interessante il tuo post, sul serio. Perché anche io penso che i Grizzly Bear siano uno di quei gruppi importanti, di cui essere (e restare) veramente entusiasti. Ma il problema Jukka è questo: cosa fare in attesa del prossimo gruppo "importante"? O meglio, tra un gruppo "importante" e l'altro, cosa si ascolta? Si ascoltano tante schifezze (come il tuo Axolotl) e ci si forza di entusiasmarsi per qualcosa di futile e temporaneo, alla ricerca appunto, del gruppo "importante". E' normale, siamo esseri umani. Drogati di musica, un po’ frustrati.

Tornando ai gruppi "importanti". Pensi sul serio che servano i blog? L'Italia sarà un caso a parte, perchè qui in Ammmerrriga, dei Grizzly Bear ne parlano TUTTI. Te lo dissi quando mi chiesi riguardo a Pitchfork: dei blog, appunto, non mi sembra ne abbia bisogno nessuno (a parte i bloggers themselves). E' un gran bel divertissement, un circo di auto-referenzialismo, ma in termini concreti io sono convintissimo che i blog non facciano "la" differenza, che non contribuiscano più di tanto alla promozione di certa musica. In questo caso ha ragione Enzo, che demistifica il valore blog e si proclama semplice appassionato.

Infondo infondo, lo sai anche tu che oltre agli aggiornamenti via mail di Aquarius, Boomkat e Other Music non hai bisogno d’altro. Vuoi scoprire i gruppi che pubblicano solo CD-R con i capelli della mamma incollati alla copertina? C’è quel delirio di MySpace a servirti!

Ci aggrappiamo tutti a qualcosa. Polaroid alle mattonelle ed a quei gruppi svedesi ignobili (anche tu ci sei cascato con Mixtapes and Cellmates). Tu ai drones, io a Portland e San Francisco. Ahah. Siamo dei poveretti, cosa ci vuoi fare? Gli Americani ne escono quando trovano il primo lavoro serio (di solito intorno ai 24 anni) e di ricordi “indie” gliene rimangono pochi. Noi ci restiamo dentro, ma sul serio… non possiamo continuare così. :-)
 
dopo tutto questo non posso fare che ricordarti
che ho scoperto havergal e dntel..oltre hood. e non dirmi che li ho snobbati per rimanere con la ghenga dei godspeed...sarebbe cosa inutile.

cmq comprendo davvero le tue ragioni... anzi hai ragione.
a questo punto non mi resta che
consigliarti l'ep
di XASTHUR su Moribund...pensa non ha nemmeno un sito...(in verita' c'e'...ma e' super sconosciuto..sono riuscito a farmi dare il link..ci sono tutti i testi)
pensa ad una versione black metal "forestale" degli m83
insomma merda invereconda ...ma oh ancora non se lo caga nessuno (e te credo)...ma appena uscira' l'album su hydra head...


okkio al kranio...
sabato
new york
celebrity bestemmie match
jukka reverberi vs god (feat.davide gualandi)
every five minutes!
(uscira il dvd in tiratura limitata su pseudo arcana)
 
Spilungone il disco su Hydrahead merita a bestia... le cose precedenti a tratti si ma non sempre. Il paio di split pubblicati da Southern Lord però spaccavano.
Detto questo: Black Metal For The Masses!
 
Io li ho cagati e devo tirare ancora lo sciacquone...
 
Ho usato un'ora buona di lavoro per leggere tutti i commenti. L'unica conclusione a cui sono arrivato è che avete tutti ragione. Senza alcun tipo di sarcasmo, avete DAVVERO tutti ragione, anche nel disaccordo.

L'obiettivo, credo, dovrebbe essere quello di creare un Giudizio Universale - la rivista intendo - in stile web 2.0
A mio avviso ne siete (ne siamo?) capaci.

Buone Cose

Many
 
Io faccio la grafica (che è giusto un pelo più dignitoso rispetto a dire "io sto in porta")
 
riporto (in parte) le cose che scrivevo poco fa a Jukka via mail, tanto per alimentare il dibattito...

Non sono convintissimo che di questa sorta di “piattaforma comune” (chiamiamola “il Pitchfork italiano”) ci sia un reale bisogno. Credo che il mondo dei blogghetti pur con la - o “proprio grazie alla” - loro frammentarietà, già copra il bisogno di informazione/dibattito del mondo indie e indie/overground italiano. Però chissà. Forse invece sì. Forse un “giudizio universale” dell’indie (come scriveva qualcuno in un commento) invece ha un senso.

E fra l’altro: questa sorta di piattaforma comune - almeno potenzialmente - potrebbe già esistere. Ed è vitaminic.it, che da storico hosting di gruppi (per la maggior parte) moribondi, da circa due mesi è stato trasformato in “una specie di” blog. Ce ne occupiamo principalmente io e Marina P. Ci sono i gruppettini MySpace generation, i filmati multimediali etc etc etc. È una cosa ancora a metà del guado, ma potrebbe essere un punto di partenza. Non fosse altro perché è una piattaforma in cui poter mettere musica in streaming e podcast legalmente, con tutti gli oneri Siae già regolarmente pagati... C’è qualcuno giovane & motivato a sviluppare il format? Parliamone. Anche qui, perché no.
 
Due interessanti repliche, per chi non le avesse ancora lette:
http://nonsischerzapiu.blogspot.com/2006/11/con-la-fotta-di-svoltare-penso-prima.html
http://inkiostro.splinder.com/1162975955#9831065
 
forse -dice fabio- di questo pitchfork italiano non abbiamo bisogno. magari possiamo pensare che l'idea di jukka potesse essere quella di un contenitore altro. un blog collettivo. una piattaforma comunque fatta di passione e tempi e competenze/attitudini diversi. un'altra cosa rispetto alla diversificazione/frammentarietà dei vari blogghetti (alcuni dei quali offrono numerosi e interessanti percorsi e approfondimenti. questo non è in discussione) ma che da quell'esperienza trae spunto e particolarità. e tenta di andare oltre. forse anche in termini di struttura/credibilità/competenza. con chi riesce ad essere "voce autorevole delle proprie passioni". con chi è ancora capace di essere ambizioso nel non esserlo. con chi non sente l'esigenza di dover essere imprescindibile ma vuole provare a raccontare le cose che. con chi riesce ancora ad essere curioso.

questo è quello che penso io. semplice appassionato che con il lavoro-musica non ha niente a che vedere/fare. (umanuvem nasce così. dal tentativo di condividere -se possibile- le cose che ascolto senza maldestri tentativi di spiegare o raccontare le sensazioni o perdermi in inappropriati criticismi. è -come sottolinea enzo- condivisione e non informazione. ancora meno giornalismo wannabe o ambizione di essere un riferimento. un piccolo porto nascosto in cui qualcuno ogni tanto viene a curiosare e forse si ferma ad ascoltare. consapevole comunque che lo strumento/media non avrebbe senso se non
fosse collocato in un contesto e se l'oggetto del mio comunicare non pretendesse di trovare un interlocutore/fruitore interessato).

scrive fabrizio http://inkiostro.splinder.com/1162975955#9831065: "ciascuno lascia le sue tracce nella neve, sperando che qualcuno le segua. E ciascuno segue le tracce che promettono di portarlo nei posti migliori o quelle più profonde e visibili, quelle più fitte o quelle che gli ricordano di più i suoi stessi passi, quelle che sembrano appartenere a un essere particolarmente esotico, o quelle che si addentrano nel bosco evitando i centri abitati. Sono semplici scie, e la neve che cade rischia costantemente di cancellarle. Intanto, però, sono lì". e sono d'accordo. però forse la questione è anche un'altra.
come jukka (e ne scrivevo qualche mese fa con chiara che su questa cosa ha fatto una tesi di laurea alla cui parte di ricerca ha partecipato anche qualcuno di voi) "per i miei ascolti faccio fatica a trovare dei luoghi della rete interessanti" oltre ai singoli blog su cui ci fermiamo. anch'io penso che nell'italia della rete legata a musica+contorno manchi una zona alimentata dal basso. o da fuori. da molti. dove le tracce sulla neve si possano incontrare o avere un punto di partenza comune. un luogo in cui sia più facile riconoscerle/riconoscersi e ritrovarle/ritrovarsi (e penso a cose che esistono da altre parti. in altri ambiti). TO.
 
Blog qualunquista anch'io, ovvero ho snobbato i grizzly bear ma per il semplice motivo che non mi dicono proprio niente.O quasi,insomma,oltre il "carino" per me non vanno. Torno ad ascoltare Sufjan Stevens,toh
 
wow, this is a long discussion here. I found this by googling the band. I hope it is all good words. This band deserves good things, I aboslutely love Yellow House.
CIAO

amy
 
mannaggia che casino...
(la provocazione ha funzionato)
quindicesimo piano;
"fin qui tutto bene!"
 
ragazzi ma scherziamo??

basta parlare di cavolate , progetti e webzine senza sbocchi!

PARLIAMO DEL NUOVO ALBUM DEI GIARDINI!!!

Perchè non sene parla proprio? :(
 
jukka, sarò banale ma ci puoi dire quando vi farete vedere dal vivo tu? QUANDOOOOO? e quando uscirranno le "opinions"? QUANDOOOOOO?

a me i grizzly bear non piacccciono... ma è solo la mia opinione.
 
Meglio i VOLCANO THE BEAR..
 
non è che mi sia messo a leggere l'intera discussione, solo qualche commento...fare di più era francamente impossibile. volevo solo dirvi questo: mi immagino voi che vi sforzate di scrivere cose che vi facciano sembrare umili, che ripetete "per me musica è solo passione"....commentate commenti sul nulla, è noioso e soprattutto non parlate veramente di musica! la guerra fra blog, l'invidia fra blogger,...contenti voi.
Parlo da lettore neppure troppo dentro i vostri meccanismi: la gara a chi scova il gruppo più di nicchia, a chi parla per primo del gruppetto che "suona il miglior pop del mondo chiuso in un tugurio nel mezzo della lapponia" è da frustrati e non entusiasma. Che ognuno parli della musica che vuole e ci si scambi opinioni a riguardo. è sufficiente questo.
detto questo, i grizzly bear mi piacciono ma senza esagerare.
 
anchio ho passato un po' di tempo della mia vita da ufficio qua sopra, ed è sicuramente stato interessante. la musica la vivo per passione, da quando ho inteso quel che significava per me. oggi come oggi a 31 anni, mi faccio tante domande... se è il caso di mollare la camicia, e gli orario da ufficio e buttarsi nel vuoto (inteso come oscuro, non vedere il fondo) della musica: scrivere, suonare, promuovere, oragnizzare etc etc. alla fine però so benissimo che la mia passione mi porta a comportarmi in maniera differente e a voler tenee la musica che ascolto, recensisco, suono in un piano differente dal lavoro.
e mi sorge il dubbio, comune, che noi appassionati, saremmo un po' trioppo di parte a scrivere di musica, perchè scriveremo in primis di quel che ci piace / incuriosisce / emoziona... invece dovremmo pescare dal cilindro il primo disco che capita e veder che effetto ci fa: uno ad ascoltarlo, due a descriverlo e così via.
Ad ogni modo, l'idea di una piattaforma comune, mi piace, come territorio su cui sperimentare, provare, 2-3 anni fa, ce n'era uno in ambito più rock n roll, che aveva qualche spunto interessante (es: stesso disco con più recensioni).

JR, a mio parere, ha un buon tatto musicale, sinora i suoi consigli mi soddisfano all'80%: Grizzly Bear, non tanto, ma debbo ancora approfondire, Tim Hecker nuovo, mi è piaciuto in todo.
 
Il discorso di JUCCA R. era ben altro....

Comunque sia restano ad imperitura memoria cose :

1) Effettivamente creare una community o webzine internettiana che sia riunita in un solo sito ( blog? ) è un impresa molto ardua e mi ha fatto sorridere vedere come JR e altri si sono subito sentiti chiamare in causa, ma ancor di più mi rotolavo dal ridere per alcune ovvietà dette , sembrava scoprissero l'acqua calda :D

2) I Grizzly Bear sono oggettivamente mediocri e assolutamente non apportano all' indy alcuna ventata di novità , ma de gustibus è comunque una mia personale opinione.

3) Non sono sicuro...ma se dovessi basarmi sulle playlist di JR , sarei di sicuro deluso a causa dei diversi gusti musicali. E anche qua rido al pensiero che adoro più della mia vita i GIARDINI DI MIRO', però un loro componente ( per di più il chitarrista) non ha i miei stessi gusti musicali.

eheeheheh

ç'est la vié
 
Una webzine? Comunitaria? Una Community? Nell'indie? In Italia??? Dove per quattro soldi e per una manciata di gente in più a un concerto o a una serata la gente si tira coltellate alle spalle, vomita wannabeismo e gossipucci con la paresi sulla faccia? Per ragioni personali -e non- stimo Jukka e alcune delle persone che hanno commentato, ma mi sento di dire: restiamo con i piedi per terra e gli occhi privi di fette di insaccati, per piacere.

Statemi bene, tutti.
 
...soprattutto,
la comunità INDY...

...ma impara a scrivere
e/o leggere, cazzo!
Si scrive INDIE!!!!!

(e la compagnia delle indie non centra niente)
 
madò siete patetetici voi dell'idie rock italiano alla matriciana.
Roberto
 
patetici ma con un certo gusto!
 
Il gusto viene SOPRATTUTTO se hai tecnica e SAI suonare bene \ e / con tecica.

L'indie non ha tecnica.

Ben pochi gruppi ne sanno , e i risultati sono quelli che sono.
 
Il finale è sconfortante.
Morbid Angel per tutti.
 
come dire....

tanti saluti da new york


dell'indie, della tecnica musicale, dei blog e di tutto il resto ne riparliamo tra qualche settimana...


andate in pace!
 
io ho iniziato a cagarmi i grizzly bear da quando m'è arrivata la newsletter della warp... ovvero qualche settimana prima che ne parlasse blow up.
mi piacciono davvero molto.

wow, che commento intelligente ho fatto! :)
ma adesso non ho tempo di leggere tutti i commenti...
 
e intanto anche ai Grizzly Bear hanno rubato tutti gli strumenti...

ma cazzo...

M
 
Ascoltati, sono molto bravi questi Grizzly.
Per il discorso di fondo, purtroppo, dal mio punto di vista, è la cultura dell'italiano medio che soffoca una richiesta di musica "vera". Anche voi GDM avete avuto la vostra difficoltà, proprio perchè l'unico modo di farsi conoscere a gruppi di questo tipo è l'esibizione live.
 
ciao jukka...solo per dirtyi ciao..e che ogni tanto mi diverto a leggere il tuo blog e a scaricarmi poi delle cose..anna
 
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