venerdì, aprile 17, 2009
“Con 'soglie di sbarramento, esclusione dai rimborsi elettorali e dal sistema dell'informazione per le Europee' e' stato realizzato 'un sistema fatto per escludere chi e' fuori dal cerchio”. Così ragionava con i giornalisti a Montecitorio Fabio Mussi, uno dei leader di Sinistra e Libertà, di ritorno dalla manifestazione davanti alla Rai, attaccando Pdl e Pd.
“E' in corso un furto di democrazia - ha detto l'ex ministro dell'Università del governo Prodi - I committenti sono Silvio e Dario. Se pretendono di escludere chi non è d'accordo, attraverso leggi o spirito di potere, fanno un danno alla democrazia”. 'Noi siamo il terzo gruppo a Bruxelles, abbiamo 12 deputati europei e tutti con posizioni di rilievo – ha spiegato Mussi - eppure siamo esclusi dall'informazione”.
Il fondatore di Sd ha poi riferito dell'incontro avuto nella mattinata di ieri con il presidente della Rai, Paolo Garimberti: “Gli abbiamo posto un problema: se si moltiplicano le soglie di sbarramento, se i soldi dei rimborsi vanno soltanto a chi supera gli sbarramenti e se l'informazione ascolta soltanto i potenti, si crea un sistema fatto per escludere chi e' fuori dal cerchio.
E' una questione di principio e di democrazia”.
'A Garimberti abbiamo ricordato – ha concluso Mussi - che quanto peseranno le liste si verificherà dopo il voto e non prima. Abbiamo gli stessi diritti degli altri. Inoltre, rispetto alle scorse elezioni ci sono soltanto due liste che erano già presenti: sono la Lega e la Lista Bonino”.
Come è solito fare, il toscano Mussi ha concluso la sua conversazione con i giornalisti con un tocco di ironia: “Certo, serve molto senso della satira per dire che il problema della libertà di informazione nel nostro Paese sono Santoro, Vauro o la Gabanelli. La realtà è che oggi chiunque non si adatti al conformismo viene espulso, ma la democrazia e' dissonanza, non armonia”.
“E' in corso un furto di democrazia - ha detto l'ex ministro dell'Università del governo Prodi - I committenti sono Silvio e Dario. Se pretendono di escludere chi non è d'accordo, attraverso leggi o spirito di potere, fanno un danno alla democrazia”. 'Noi siamo il terzo gruppo a Bruxelles, abbiamo 12 deputati europei e tutti con posizioni di rilievo – ha spiegato Mussi - eppure siamo esclusi dall'informazione”.
Il fondatore di Sd ha poi riferito dell'incontro avuto nella mattinata di ieri con il presidente della Rai, Paolo Garimberti: “Gli abbiamo posto un problema: se si moltiplicano le soglie di sbarramento, se i soldi dei rimborsi vanno soltanto a chi supera gli sbarramenti e se l'informazione ascolta soltanto i potenti, si crea un sistema fatto per escludere chi e' fuori dal cerchio.
E' una questione di principio e di democrazia”.
'A Garimberti abbiamo ricordato – ha concluso Mussi - che quanto peseranno le liste si verificherà dopo il voto e non prima. Abbiamo gli stessi diritti degli altri. Inoltre, rispetto alle scorse elezioni ci sono soltanto due liste che erano già presenti: sono la Lega e la Lista Bonino”.
Come è solito fare, il toscano Mussi ha concluso la sua conversazione con i giornalisti con un tocco di ironia: “Certo, serve molto senso della satira per dire che il problema della libertà di informazione nel nostro Paese sono Santoro, Vauro o la Gabanelli. La realtà è che oggi chiunque non si adatti al conformismo viene espulso, ma la democrazia e' dissonanza, non armonia”.
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