martedì, gennaio 27, 2009

il soundcheck di una band in tour è un rito. ci sono cose che sono eseguite in modo preciso. con un cerimoniere che guida gli eventi: il fonico.
Sollo, il nostro fonico e membro aggiunto dei giardini di mirò, ha suonato per tutto il tour di punk not diet un disco per testare gli impianti dei locali che ci ospitavano: map of what is effortless dei telefon tel aviv. un disco che anche non volendo è patrimonio comune, un ascolto comune e che segna la nostra comunità.
durante il primo tour tedesco la nostra attenzione per la musica elettronic aera altissima. dopo la sbornia post rock e varie, il suono che ci interessava passava spesso dalle parti di campionatori e computer. in quel tour l'act che ci accompagnava ed apriva le serate si chiamava nitrada. un amico tedesco con una sana passione per la canzone in formato elettronico. durante quel tour avevamo anche una dj al seguito che suonava una selezione di dischi per introdurre il concerto e per accompagnare la fine della serata. ricordo una sera a dresda, quando andai da silke, la dj, per chiedere chi era l'autore dei suoni che stavno uscendo quel momento dall'impianto audio: si trattava di fahrenheit fair enough dei telefon tel aviv.
le coincidenze non sono sempre gradite. forse oggi non avrei voluto leggere il messaggio mandatomi da corrado. "uno dei telefon tel aviv e' morto". charlie cooper abbandona la vita a soli 31 anni. fa male pensare che il loro nuovo disco uscito in questi giorni porta un titolo dallo strano sapore. immolate yourselves.

Commenti:
ho pensato la stessa cosa riguardo al titolo.
Stamane quando l'ho letto ci sono rimasto davvero di merda.
 
coincidenze dannate.
 
ci sono rimasto di merda
e come sempre deluso e attonito e stordito davanti a certe azioni
 
porca miseria.
 
e di lux interior cosa vogliamo dire?
e di ron asheton, un mese fa, cosa si DEVE dire???
 
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