lunedì, marzo 17, 2008

Post everything


Finito anche questo tour teutonico è l'ora dei bilanci.
siamo tutti un po' troppo computer addicted, il wireless ci rovinerà...perchè pagare la bolletta del telefono da un bar disperso nel bel mezzo della germania e'comodo ma forse rovina un pò la vita rock'n'roll. molto piu' interessante e' spiegare a dei poliziotti francesi che stanno dando una multa per eccesso di velocità ad una band che si ispira al rock ed ennio morricone. meglio ancora è mangiare un cono ripieno di patatine fritte nella notte di bruxelles mentre adam degli stars of the lid ci spiega che effetti usare e risponde alle nostre curiosità. il nuovo singolo di fourtet e' tecnocraticamente bello, davvero molto bello, tre le sue cose migliori. suonare, camminare, parlare, vivere una mezza giornata a berlino ha un senso unico. ritornare negli stessi bar e negozi e vie di amburgo conforta nel ricordare che non si sta perdendo tempo con la favola del suonare in una band. non far guadagnare soldi ad un gestore di un locale che poi vuole a tutti i costi comprare tutti i tuoi dischi e ti promette di richiamarti consapevole che il guadagno sta da un'altra parte. i rapporti personali che un furgone riesce a celebrare. i pranzi nelle autostazioni, i post concerto per le cucine etniche d'asporto. i fuck buttons come gruppo chiaccheratissimo in ogni dove, il noise senza chitarre per le masse(non esageriamo). chi va a stemmine, chi va a dischi. riprovare emozioni importanti nel suonare pezzi che sembravano aver stancato troppo presto. tutte queste cose messe assieme e frullate danno energia e fiducia in se stessi, nel futuro. una parte di quel futuro che andremo a vivere ancora ed ancora ed ancora. perche' se ieri abbiamo vinto la pubertà, dobbiamo ancora essere sconfitti dall'età adulta!



nei commenti al post precedente si fa riferimento ad una mia canditatura alla camera dei deputati nelle liste della sinistra arcobaleno.
si, mi e' stato chiesto. ci ho pensato un poco. ho messo sulla bilancia il fatto di doverci mettere la faccia senza essere eletto. il peso tutto da una parte, inevitabilmente. perche' le scelte personali possono dividere . possono far emergere opinioni che dividono. e le cose che dividono non si dimenticano facilmente come quelle che uniscono. le opinioni che dividono tracciano solchi profondi che segnano le vicende personali per lungo tempo. nulla di irreparabile, nulla di terribilmente preoccupante. ma sono cose che succederanno. pronti a ricevere critiche ed osservazioni puntigliose ho convintamente sciolto le mie riserve ed accettato questo impegno. che mi onora nel momento piu' difficile per la sinistra italiana.
facile sarebbe stato rimanere incantanti dalle sirene, ma il cuore e la ragione stanno da un'altra parte. dalla parte che ha vissuto per dare una piena dignità della donna in tutti gli ambiti della vita e della società, per dare voce e riconoscere il ruolo dei giovani non solo come fetta di mercato da accattivarsi. dalla parte di chi considera il lavoro una necessità un diritto una possibilità a volte anche un peso che deve essere celebrato in condizioni almeno dignitose. dalla parte di chi non puo' scegliere ed e' costretto a subire la vita oltre che le belle favole sul merito. dalla parte di chi è diverso perche' ha dei dubbi e pone delle domande. per una società di tutti , dove anche le responsabilità sono collettive. per una societa' che celebri egualemente le differenze.
molte altre sono le ragioni che mi hanno spinto a stare da una parte. ma la piu' forte e' quella che, in fin dei conti, sono nato di parte. la ragione dell'appartenenza. di chi e' nato in una casa dove nel lessico familiare poteva trovare quotidianamente tutto il mondo della sinistra. la sinistra capace di cogliere geniale intuizioni ed a volte capace di ripartire dai propri errori. una sinistra fallibile e per questo umana, uguale a noi, vicina a noi, che ha bisogno di noi, delle nostre voci, dei nostri limiti, del nostro esserne il corpo.
essere di sinistra ha sempre richiesto un impegno "altro", quello dell'interrogarsi sulle condizioni di vita dell'uomo senza trovare scorciatoie
oggi l'essere di sinistra mi fa chiedere a voi un voto per la sinistra arcobaleno.
un voto per poter resistere resistre resistere in questo mondo.
un voto per essere meno soli.
un voto per ricominciare da noi.
tutti.
assieme.

mercoledì, marzo 05, 2008

Tognini


Notwist-Good Lies

vedremo cosa l'album in uscita a giugno ci porterà. la prima anticipazione si mantiene a livello delle aspettative? (e mentre pensate alla rispsota chietevi assieme a me perchè nelle date di presentazione annunciate in questi giorni non compare nessuna città italiana...voglio mandarci all'estero?... correzione doverosa: mi dicono che ci sarà una data il 16 luglio allo spaziale festival)

questo blog si prende una pausa dovuta al tour tedesco dei Giardini. dopo tre anni(forse quattro) se ne sentiva la necessità. essere e fare altrove è una delle risposte alla domanda "perchè suonare?"

nelle cuffie i dischi 2008 che al momento ascolto:

Bon Iver. For emma forver ago
Belong. Colorloss record
Fuck Buttons. Street horrrsing
Offlaga Disco Pax. Bachelite

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