mercoledì, ottobre 29, 2008
viva argentina
venerdì, ottobre 24, 2008
daje!
pero' la vignetta di oggi e' molto più bella.
quei ragazzi li nelle piazze stanno facendo una delel esperienze più importanti della loro vita. ovvero entrano a piedi pari nella propria vita. quanto li invidio proprio ora che inizia la fatica.
avanti! e resistere resistere resistere.
ps per le polemiche musical-internettiane che in questi giorni poco mi appassionano... ricordo che le parole hanno un significato...preciso...anche perche' possiedono una storia. quando ci sono fenomeni nuovi o quando si pensa di essere davanti a cose nuove che non hanno un nome.... ci si sforzi nel definirle quelle per quello che sono. fa bene a tutti quanti. ribadisco, le parole hanno un significato una storia, le parole sono importanti. e poi... non buttatela sul personale...
mercoledì, ottobre 22, 2008
"Dico chiaro un avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'universita' s b
pensano a me. ci tengono alla mia istruzione. vogliono proprio farmi tornare a scuola. ho ancora lo striscione del '94.
pensano a me. ci tengono alla mia istruzione. vogliono proprio farmi tornare a scuola. ho ancora lo striscione del '94.
giovedì, ottobre 16, 2008
e per il freak dell'anno pitchfork(ovvero parliamo solo di)
a good weekend
avete mai visto un concerto a bolzano? a me l'idea non era mai passata per la testa. anche se sono definibile come turista musicale, ed in passato ho girato parecchio "per concerti" non mi era mai capitato di vedere (purtroppo mai suonato) spettacoli in sud tirolo. sabato scorso ho recuperato per il concerto dei sonic youth che si teneva anche in occasione dell'inaugurazione della mostra Sensational Fix a loro dedicata.
Il concerto. molti pezzi davvero vecchi ma ancora potenti. confusion is sex capace ancora di costruire emozioni nella sua essenzialita, e di andare altro il rock...consacrandone le pontenzialità visionarie. la location, azzeccata-una moderna carpenteria metallica- dopo il concerto si è trasformata in disco-rock con tanto di stand friggi wurstel e bar...serata per certi versi molto early 90's. bella!
acquisto: hip-hop-rock , simon reynolds, isbn editore.
La mostra. sensational fix è decisamente una esperienza che vale un viaggio a bolzano. sui tre piani del museo si sviluppa un bignami raccoglitore del mondo visual-artistico che ha accompagnato i sonic youth nella loro carriera. probabilmente un aspetto molto più importante nell'economia del gruppo che i testi delle canzoni. la mostra offre il ventaglio di influenze, esperienze parallele/progetti dei singoli membri, flayer, locandine, acquisizioni, video di vario genere che ben rendono l'idea dell'esperienza sonic youth. ovvero un mix tutto americano di pop art/avanguardia newyorkese/beat generation... e musica. Molto molto interessante in attesa del catalogo.
acquisto: no wave post punk. underground.new york. 1976-1980 di thurston moore/byron coley, abrams image.
Contesto: in trentino alto adige si svolge anche manifesta....biennale europea di arte contemporanea. belle le location, a volte interessanti i materiali esposti(tra cui un notevole nico vascellari-with love- a rovereto.
tutto il resto sono canederli come se piovesse
mercoledì, ottobre 15, 2008
Bastion
Bastion are Jukka Reverberi (from Cavriago - part of a legendary italian post-rock collective risen up back in the 90s, Giardini Di Mirò, and owner of a solo project called Die Stadt Der Romatische Punk) and Valerio Cosi (23-years-old saxophonist/multiplayer devoted to free-jazz/psychedelic rock/ethnic drones/electronics who started publishing his music in 2006). They never met and neither had a chat. They never had a chance to listen to their voices.
The main concept about their project is distance. Distance, for them, is a place where their worlds have been separated and overlapped just like two attacked and sheltered bastions, ready to keep up their respective difficulties. People inhabited into them, lots of different people with different kind of occupations. They believed they were impenetrable but in the end they have always been touched by the other one.
The result is a four track long album with beautiful drones and subtle noise, with haphazardly portions of improvised and primitive jazz surfacing from under the guitar layers. The date for release has not yet been decided, but sometime in November seems likely.
Bastion are Jukka Reverberi (from Cavriago - part of a legendary italian post-rock collective risen up back in the 90s, Giardini Di Mirò, and owner of a solo project called Die Stadt Der Romatische Punk) and Valerio Cosi (23-years-old saxophonist/multiplayer devoted to free-jazz/psychedelic rock/ethnic drones/electronics who started publishing his music in 2006). They never met and neither had a chat. They never had a chance to listen to their voices.
The main concept about their project is distance. Distance, for them, is a place where their worlds have been separated and overlapped just like two attacked and sheltered bastions, ready to keep up their respective difficulties. People inhabited into them, lots of different people with different kind of occupations. They believed they were impenetrable but in the end they have always been touched by the other one.
The result is a four track long album with beautiful drones and subtle noise, with haphazardly portions of improvised and primitive jazz surfacing from under the guitar layers. The date for release has not yet been decided, but sometime in November seems likely.
lunedì, ottobre 13, 2008
Come un pugile suonato
Per il futuro dell'Italia mi auguro "che abbandoni la paura e l'insicurezza e che ritrovi fiducia nel futuro. E sostituisca le parole paura, fiducia e speranza con un'altra parola: cambiamento". Lo ha detto il segretario del Pd, Walter Veltroni in un'intervista al Tg 5. (da Rep.it)
fate voi.... io mesi fa ho preso del coglione(pochi voti) a dire quello che pensavo: oggi la vedo ancora peggio. ma di molto
fate voi.... io mesi fa ho preso del coglione(pochi voti) a dire quello che pensavo: oggi la vedo ancora peggio. ma di molto
venerdì, ottobre 10, 2008
giovedì, ottobre 09, 2008
dell'anno
fino ad un secondo fa avevo la mia canzone dell'anno ovvero Kissability dei sonic youth rifatta da banjo or freakout.
poi è piombato dal nulla questo video
quest'anno, orribilis per la politica nazionale ancor piu' di quella internazionale, rischia di essere molto buono in campo musicale....
foals
fuck buttons
notwist
banjo or freakout
bon iver
fourtet...con il singolo ringer
xela
populous
tutti autori di album/dischi/live/canzoni straordinari
e aspettiamo ancora sorpese, perchè sotto sotto qualcosa si muove...eccome se si muove...
poi è piombato dal nulla questo video
quest'anno, orribilis per la politica nazionale ancor piu' di quella internazionale, rischia di essere molto buono in campo musicale....
foals
fuck buttons
notwist
banjo or freakout
bon iver
fourtet...con il singolo ringer
xela
populous
tutti autori di album/dischi/live/canzoni straordinari
e aspettiamo ancora sorpese, perchè sotto sotto qualcosa si muove...eccome se si muove...
venerdì, ottobre 03, 2008
hey alessio, ciao!
e mentre tre operai muoiono per un bullone sull'A1, spike lee si beve il cervello, roma diventa urbi et botte da orbi, i calciatori sono molto peggio di quanto potessimo pensare, e repubblica segue con attenzione ben piu' gravi problemi come tutte le cazzate relative a linsday loan
noi continuiamo a parlare di musica. che poi è parlare di altri stili di vita. che vuol dire cercare di fare cultura (bassa o alta e' un problema vostro piu' che mio).
un modo per resistere resistere resistere.
oggi tocca la nostro pupillo(mio, di martina, di jonathan, di tomm....)
banjo or freakout
myspace.com/banjoorfreakout
banjoorfreakout.blogspot.com/
BoF è alessio, già cantante e chitarrista e rumorista con Disco Drive. Viene dal Molise, ha abitato a Torino ed ora fa base a Londra. Il suo nuovo progetto ha ricevuto ottime segnalazioni da alcune delle più attente risorse della rete.
Abbiamo detto che abita a londra. parliamo di lui attraverso quello che alessio vede nella città che lo ospita. o almeno, proviamoci...
hey alessio ciao,
mi hai detto tempo fa, parlando su internet, che in uk ora le band sono tutte alla no age et similia. ci segnali qualche band? nomi e due righe scarse?
Sì, c'è un ritorno del punk o del fare le cose da soli in camera o in
casa con gli amici.
Un po' la versione inglese di quello che sta succedendo in America.
Quindi un sacco di kids che scoprono il punk e pensano di formare i
nuovi Black Flag o cose del genere o un sacco di altri che comprano un
laptop e passano le giornate a fare loop.
Spesso la qualita' e' discutibile pero' e' innegabile la presenza di
una nuova scena che finalmente si distacca dalle barzellette che sono
diventate gruppi venuti fuori dall'ultima ondata post bloc party,
futureheads ecc ecc.
GRAFFITI ISLAND (http://www.myspace.com/graffitiisland)
Ho suonato con loro in un paio di concerti di cui un house show molto
divertente in cui effettivamente hanno spaccato.
Pop punk grezzo un po' surf un po' garage spesso solo voce, batteria e basso.
Ascoltatevi 'Head Hunters' sul loro myspace. Hanno un piao di singoli
in uscita uno dei quali su un etichetta che sara' super hype quindi
aspettatevi un sacco di stampa su di loro.
MALE BONDING (http://www.myspace.com/malebonding)
Amici dei Graffiti Island con membri dei PRE. Loro mi hanno veramente
spaccato le orecchie. Suono di chitarra insopportabile.
PENS (http://www.myspace.com/penspenspenis)
Tre ragazze poco piu' che maggiorenni assolutamente incapaci di
suonare uno strumento. Per questo si parla molto di loro. Sono la
versione ancora piu' scassata dei Mika Miko che, detto tra noi, non
hanno inventato niente visto che le Raincoats quelle cose le facevano
trent'anni fa e soprattutto le facevano molto meglio.
Comunque i PENS hanno in uscita uno spit a tre su cassetta con
Graffiti Island e Male Bonding e un album su Destijl Recs, etichetta
americana di culto. Sentiremo parlare di loro.
LOVVERS (http://www.myspace.com/letscommunicate)
Qui c'e' un po' di qualita'. Gruppo all'attivo da alcuni anni. Prima
erano molto punk. Non voglio dire alla Germs perche' sarebbe
irrispettoso nei confronti di Darby Crash ma insomma erano da quelle
parti li'. Adesso si sono addolciti un po' e la cosa me li fa piacere
di piu'. Hanno un mini fuori per Wichita e faranno un po' di date in
Europa con i Los Campesinos e altre con gli Abe Vigoda. Auguri.
TEETH!! (http://www.myspace.com/teethdance)
Hanno appena fissato una data al The Smell quindi sono tremendamente hype!
GENTLE FRIENDLY (http://www.myspace.com/gentlefriendly)
Bravi. In due. Batteria, tastiere, organi e voci. Attitudine punk
suono originale. 'Five Girl Night' e' un gran singolo. Hanno in uscita
una cassetta di materiale piu' sperimentale per questa etichetta molto
interessante che fa solo cassette, Stop Scratchin
(http://www.myspace.com/stopscratching) e un EP su No Pain In Pop
(http://www.myspace.com/nopaininpop).
PRE (http://www.myspace.com/prepreprepre)
Una forza dal vivo. Hanno all'attivo dischi su Merok e Skin Graft.
Suoni durissimi e spigolosi con batterie impazzite e cantante
giapponese che spacca i timpani. Stanno registrando un nuovo album
(che usicra' per l'etichetta di NY Lovepump United) con Steve Albini e
sono sempre in tour.
DEAD KIDS (http://www.myspace.com/youaredeadkids)
Gia' un po' fuori dalla scena diy punk e piu' verso ragazzini ed Nme.
Arroganti e presuntuosi il giusto.
BUTTONHEAD (http://www.myspace.com/buttonhead)
Cinque ragazzi membri di Gentle Friendly, Shit & Shine e con altri
mille progetti. Gruppo un po' a parte. Fuori dalle tendenze. So che
usciranno presto allo scoperto con un disco su un'etichetta super e
allora tutti ne parleranno.
ARCH M (http://www.myspace.com/archm)
Un ragazzo di San Francisco che vive da poco a Londra. Ha fatto uscire
un po' di cose in download gratuito o su cassetta e a me piace molto.
Suona un po' come un Ariel Pink stralunato. Si occupa anche di
Kaleidoscope (http://www.myspace.com/poetryrevival), etichetta
sperimentalissima ed eventi in giro per Londra.
R-E (http://www.myspace.com/rexworksre)
L'Anticon ad Hackney.
TREFOR GORONWY (http://www.myspace.com/treforgoronwy)
Vecchia volpe del post punk inglese. Trefor non e' proprio un
giovanissimo. Fu bassista dei This Heat seconda formazione e nei
seminali Camberwell Now. Vive a Kings Cross e registra gemme tra world
music e pop in cucina mentre suo figlio e' all'asilo.
THE XX (http://www.myspace.com/thexx)
Quattro giovanissimi che tra le loro influenze citano 'Aaliyah to
CocoRosie, Rihanna to The Cure, Missy Elliott to Chromatics, The Kills
to Ginuwine, Pixies to Mariah Carey and Justin Timberlake to Tracy +
the plastics'. Addirittura.
MICACHU (http://www.myspace.com/micayomusic)
Piccola ragazza piccolo genietto di 22 anni che ha gia' un contratto
con l'etichetta di Matthew Herbert. Ne sentiremo sicuramente parlare
prestissimo.
KWES (http://www.myspace.com/kwes)
Altro piccolo genietto di cui si sa pochissimo.
Mi piacciono molto i suoni di piano che usa per quello che sara' il
suo primo singolo in uscita per Salvia/XL.
THIN CAN TELEPHONE (http://www.myspace.com/tincantelephoneband)
Questi piaceranno ai nostalgici indie-emo. Un po' Pavement, un po' Q
and Not U, un po' Architecture In Helsinki. Tanta noia.
FANFARLO (http://www.myspace.com/fanfarlo)
Famosi prestissimo.
SLEEPING STATES (http://www.myspace.com/sleepingstates)
Amico dei Fanfarlo. Uno che scrive canzoni. E non e' poco di questi tempi.
HANDS ON HEADS (http://www.myspace.com/handsonheads)
Gruppo formato da Chris, boss di Upset The Rhythm. Non so molto di
loro. Non li ho mai visti dal vivo ma i pezzi sul loro myspace secondo
me sono buoni.
quali sono le risorse e gli spazi che raccontano di questo giro di musicisti?
Ci sono un sacco di locali o club night.
Fondamentale e' stato l'apporto di gente come Upset The Rhythm
(http://www.upsettherhythm.co.ukù).
UTR organizza una serie di concerti incredibili. Sono stati i prima ad
avere portato in Uk un sacco di gruppi che poi sono esplosi dai Liars
ai No Age passando per le Erase Errata fino ad arrivare ai Deerhunter.
Hanno creato una scena che si distacca dalle serate cool ma spesso
inconsistenti a livello musicale come White Heat, Durr, Push o le
nuove Twee As Fuck o la ormai decadente Club Motherfucker ecc ecc.
Organizzano concerti dappertutto.
Scoprono locali sperduti a Dalston e riescono a far arrivare 400
persone solo perche' la gente si fida di loro.
Hanno anche u etichetta che si occupa principalmente di vinile spesso
limitato e curatissimo (High Places, No Age, John Maus, Numbers, Barr,
Lucky Dragons...).
Sulla scia di UTR sono nate nuove etichette e serate come No Pain In
Pop (http://www.myspace.com/nopaininpop) che e' sicuramente quella che
sta uscendo piu' alla scoperta ultimamente.
Ha fatto uscire dischi per Health e Telepathe e ne ha mille altri in
programma. Organizzano serate a New Cross cercando di trovare un punto
di incontro tra l'indie rock e il dubstep!
No Pain In Pop prende l'eredita' creativa di quella che fu la Angular
Recordings che ha un disperato bisogno di reinventarsi (non basta fare
uscire la raccolta di singoli dei Long Blondes).
Poi come non citare i ragazzi di ATP
(http://www.myspace.com/atprecordings) e la loro etichetta e
soprattutto i loro concerti!
Per dire, quanti gruppi di amici avranno deciso di formare una band
dopo un weekend all'ATP Festival?
Un altro promoter fondamentale e' Tom che da solo si e' inventato Eat
Your Own Ears (http://www.eatyourownears.com), nome garanzia di
centinaia di concerti londinesi. Cominciata come diy booking adesso
arrive ad organizzare date per Hot Chip, Bon Iver o Tv On The Radio.
Locali come il Bardens Boudoir e il Cafe' Oto a Dalston, il Luminaire
a Kilburn, la stessa ICA che propone musica, arte e serate a tema
(ultima la presentazione del documentario su Arthur Russell) a prezzi
spesso popolari ma in una cornice affascinante, lo storico Windmill a
Brixton sono tutti posti pieni di stimoli, creativita' ed aria fresca.
http://www.windmillbrixton.co.uk
http://www.bardensboudoir.co.uk/events/
http://www.theluminaire.co.uk/
http://www.cafeoto.co.uk/
sono tutte band giovani o ci sono ripescaggi?
Direi principalmente band giovani. No ripescaggi.
ci suono buone pratiche in questo giro...ovvero modi fare agire e proporsi che dovrebbero essere presi ad esempio anche oltre la musica
Sicuramente la non competizione.
su chi punti?...che non vuol dire chi fare soldi ed avrà fama...ma piuttosto chi riuscira' a fare un bel disco....?
Buona domanda.
Non saprei.
Sicuramente i Lovverrs adesso avranno un po' di attenzione in piu'.
I Fanfarlo finiranno su una major.
XX hanno buone possibilita'.
Ma non saprei dire chi veramente riuscira' a fare un bel disco. Spero
i Gentle Friendly. Micachu e Kwes potrebbero fare due ottimi dischi
pop. Me lo auguro.
un italiano a londra puo' farcela?
Il problema e': un italiano in Italia puo' farcela?
Un italiano in Italia e' svantaggiato.
Un italiano a Londra e' come gli altri e se la puo' giocare.
Un italiano che vive qui diventa un 'inglese'.
Gli inglesi supportano le band inglesi.
Gli italiani non supportano le band italiane.
Qui se sei in un gruppo inglese hai una sorta di priorita'.
In Italia, arrivi come gruppo inglese ed hai la priorita'. E' assurdo.
L'italiano tende ad essere distruttivo verso il suo simile.
Qui le persone ascoltano la musica con entusiasmo e con rispetto.
Insomma, si e' detto e ridetto, e' un problema culturale.
Quasi tutti i giornali musicali italiani fanno ridere e non spingono
mai i gruppi italiani giovani.
Ignorano i gruppi di cui si parla in tutto il mondo fin quando poi
qualcuno se ne accorge perche' magari ha finalmente letto di loro su
Pitchfork.
Addirittura ci sono giornali che separano la musica italiana da quella
internazionale.
Ma stiamo scherzando?
Poi, chiaro, non e' solo un problema dei giornali. Ma molto parte da li'.
Noi italiani soffriamo di invidia, poco coraggio e riusciamo a
mitizzare tutti ma quando e' un italiano a combinare qualcosa di buono
non gli diamo la giusta importanza.
Poi ci sono le etichette, le radio e i gruppi.
Sono stato all'ultimo Miami e una cosa mi ha fatto riflettere. Di
tutti i gruppi che suonavano praticamente nessuno era davanti al palco
a guardare gli altri gruppi. Solo spocchia da quattro soldi.
E i blog? Non li ho mai seguiti ma da quando Banjo e' stato citato su
alcuni blog culto a livello mondiale un mio amico mi ha indirizzato
verso blog italiani che prima 'mi supportavano' e poi ecco che
all'improvviso, boom, io non esisto piu'!
Sara' invidia, sara' che ognuno vorrebbe il suo gruppo preferito sul
suo blog preferito pero' e' ovvio che tutto cio' e' ridicolo.
Il fatto e' che spesso ci si dimentica della musica che e' la cosa
piu' importante.
La musica e' la cosa piu' importante.
Che questo sia chiaro..
Non e' che se uno si trasferisce a Londra allora diventa ricco,
famoso, bello e bravo! Magari.
Io faccio le cose che mi piacciono e spesso sono convinto di farle
bene e sono sicuro di mettere tutto me stesso in quello che faccio. A
Londra non mi sento svantaggiato o sottovalutato come ci si sente in
Italia.
giovedì, ottobre 02, 2008
Caro Spike Lee, ecco perché
io partigiano sparavo e fuggivo
di GIORGIO BOCCA
UN REGISTA cinematografico, Spike Lee, in cerca di pubblicità per il suo film sulla strage nazista di Stazzema ripesca i luoghi comuni dell'attesismo e del revisionismo antipartigiano e i giornali disponibili al riflusso neofascista li pubblicano con risalto. Che barba! Che pena! Val la pena di rispondere al signor Spike Lee? E' un dovere storico anche se probabilmente inutile. Spike Lee dice: "Dopo gli attentati i partigiani fuggivano sulle montagne lasciando la popolazione civile esposta alle rappresaglie tedesche".
Spike Lee ha una idea sia pur labile di cosa è la guerra partigiana in ogni tempo e in ogni luogo? E', per l'appunto, ricorrere alla sorpresa, evitare di essere agganciati da un nemico superiore in numero e armi, mordere e fuggire al duplice intento di far del male al nemico e di sopravvivere. Questi sono i fondamentali di ogni resistenza armata, l'alternativa è una sola: rinunciare alla lotta di liberazione, accettare l'attesismo che fa comodo all'occupante.
Abbiamo dovuto scegliere subito, sul campo fra attesismo e lotta armata. Chi c'era allora, sul campo, scelse la lotta armata perché l'attesismo era una falsa alternativa, se si stava fermi e zitti e buoni vinceva il nemico nazista, vinceva il terrore.
Spike Lee dice che fu il maresciallo Kesselring a dettare il codice delle rappresaglie: "Ogni soldato germanico ferito o ucciso verrà vendicato cento volte". Ma non fu Kesselring a stabilire la punizione terroristica, fu il comando della Wehrmacht, fu Hitler. L'attesismo era la resa senza condizione a un nemico che disponeva della vita e della morte di ogni italiano e che procedeva con i suoi "verboten" alla nostra servitù totale: proibito riunirsi, proibito informarsi, proibito avere ospiti, proibito aver piccioni viaggiatori, proibito tutto.
Nel film di Spike Lee sostiene la versione falsa che la strage di Stazzema, le centinaia di donne e bambini trucidati, fu "colpa" di una sentinella partigiana che non aveva avvisato i compagni dell'arrivo delle SS.
Spike Lee si scusa dicendo di aver seguito la sceneggiatura di James Mc Bride che a sua volta così si giustifica: "Chiedo scusa se ho urtato la suscettibilità e la sensibilità dei partigiani. Ma la mia storia è una finzione, una versione romanzata che scrissi dopo una visita a Sant'Anna di Stazzema dove nessuno parlava più dell'eccidio". Spike Lee ha aggiunto: "Faccio questo mestiere da ventitré anni, sono un artista che prende i suoi rischi, non è che per delle recensioni negative mi suicidi". Ma una tragedia come quella di Stazzema non la si inventa o non la si cambia per fare un film.
Tutti i giornali italiani hanno titolato la notizia riportando le parole di Spike Lee. "I partigiani? Spesso fuggivano, abbandonavano le popolazioni alle rappresaglie". Chi è stato partigiano sarà "suscettibile" ma capisce che il vento è cambiato, che il rispetto e la riconoscenza per chi ha messo a rischio la sua vita per la libertà di tutti, hanno lasciato il campo alla diffamazione e alla ostilità.
E' un cambiamento sgradevole ma prevedibile. Un giorno della primavera del '45 ero assieme a Livio Bianco sul monte Tamone in val Grana da cui si vede la pianura e la città di Cuneo. Indovinando il mio pensiero Livio disse: "Andrà già bene se non ci metteranno in galera". I prudenti, i vili, la maggioranza non perdonano alle minoranze di aver avuto coraggio o semplicemente il senso di un dovere civico. Ci sono anche da noi molti antipartigiani semplicemente per una questione anagrafica, di non aver potuto per ragioni di età partecipare alla Resistenza. Ci sono molti antipartigiani che vedono nei partigiani un reducismo privilegiato e fastidioso. Curioso reducismo. Curioso privilegio. Cinque anni dopo la liberazione i carabinieri della val Maira riferivano sul mio conto a un magistrato: "Si ricorda che circolava armato con atteggiamenti spavaldi". E anche io, come dice Spike Lee, sparavo e poi scappavo.
io partigiano sparavo e fuggivo
di GIORGIO BOCCA
UN REGISTA cinematografico, Spike Lee, in cerca di pubblicità per il suo film sulla strage nazista di Stazzema ripesca i luoghi comuni dell'attesismo e del revisionismo antipartigiano e i giornali disponibili al riflusso neofascista li pubblicano con risalto. Che barba! Che pena! Val la pena di rispondere al signor Spike Lee? E' un dovere storico anche se probabilmente inutile. Spike Lee dice: "Dopo gli attentati i partigiani fuggivano sulle montagne lasciando la popolazione civile esposta alle rappresaglie tedesche".
Spike Lee ha una idea sia pur labile di cosa è la guerra partigiana in ogni tempo e in ogni luogo? E', per l'appunto, ricorrere alla sorpresa, evitare di essere agganciati da un nemico superiore in numero e armi, mordere e fuggire al duplice intento di far del male al nemico e di sopravvivere. Questi sono i fondamentali di ogni resistenza armata, l'alternativa è una sola: rinunciare alla lotta di liberazione, accettare l'attesismo che fa comodo all'occupante.
Abbiamo dovuto scegliere subito, sul campo fra attesismo e lotta armata. Chi c'era allora, sul campo, scelse la lotta armata perché l'attesismo era una falsa alternativa, se si stava fermi e zitti e buoni vinceva il nemico nazista, vinceva il terrore.
Spike Lee dice che fu il maresciallo Kesselring a dettare il codice delle rappresaglie: "Ogni soldato germanico ferito o ucciso verrà vendicato cento volte". Ma non fu Kesselring a stabilire la punizione terroristica, fu il comando della Wehrmacht, fu Hitler. L'attesismo era la resa senza condizione a un nemico che disponeva della vita e della morte di ogni italiano e che procedeva con i suoi "verboten" alla nostra servitù totale: proibito riunirsi, proibito informarsi, proibito avere ospiti, proibito aver piccioni viaggiatori, proibito tutto.
Nel film di Spike Lee sostiene la versione falsa che la strage di Stazzema, le centinaia di donne e bambini trucidati, fu "colpa" di una sentinella partigiana che non aveva avvisato i compagni dell'arrivo delle SS.
Spike Lee si scusa dicendo di aver seguito la sceneggiatura di James Mc Bride che a sua volta così si giustifica: "Chiedo scusa se ho urtato la suscettibilità e la sensibilità dei partigiani. Ma la mia storia è una finzione, una versione romanzata che scrissi dopo una visita a Sant'Anna di Stazzema dove nessuno parlava più dell'eccidio". Spike Lee ha aggiunto: "Faccio questo mestiere da ventitré anni, sono un artista che prende i suoi rischi, non è che per delle recensioni negative mi suicidi". Ma una tragedia come quella di Stazzema non la si inventa o non la si cambia per fare un film.
Tutti i giornali italiani hanno titolato la notizia riportando le parole di Spike Lee. "I partigiani? Spesso fuggivano, abbandonavano le popolazioni alle rappresaglie". Chi è stato partigiano sarà "suscettibile" ma capisce che il vento è cambiato, che il rispetto e la riconoscenza per chi ha messo a rischio la sua vita per la libertà di tutti, hanno lasciato il campo alla diffamazione e alla ostilità.
E' un cambiamento sgradevole ma prevedibile. Un giorno della primavera del '45 ero assieme a Livio Bianco sul monte Tamone in val Grana da cui si vede la pianura e la città di Cuneo. Indovinando il mio pensiero Livio disse: "Andrà già bene se non ci metteranno in galera". I prudenti, i vili, la maggioranza non perdonano alle minoranze di aver avuto coraggio o semplicemente il senso di un dovere civico. Ci sono anche da noi molti antipartigiani semplicemente per una questione anagrafica, di non aver potuto per ragioni di età partecipare alla Resistenza. Ci sono molti antipartigiani che vedono nei partigiani un reducismo privilegiato e fastidioso. Curioso reducismo. Curioso privilegio. Cinque anni dopo la liberazione i carabinieri della val Maira riferivano sul mio conto a un magistrato: "Si ricorda che circolava armato con atteggiamenti spavaldi". E anche io, come dice Spike Lee, sparavo e poi scappavo.
mercoledì, ottobre 01, 2008
life is full of possibilities
Nel duemila e tre gli amici di homesleep mi chiesero di curare per loro una compilation dedicata alla musica elettronica. il progetto in realtà andava oltre la semplice uscita ma doveva svilupparsi in qualcosa di più concreto e duraturo. il finale lo sapete anche voi. non ricordo le motivazioni principali, ma il progetto non prese il volo. metteteci di sicuro la mia indolenza e pigrizia mediterraneissima.
di quella vicenda rimane una scatola in cartone con dentro 6 cdr. dal 2003 non credo di aver mai più sentito il contenuto. in preda ad un incredibile attacco di nostalgia ho riascoltato le traccie. mi sembra giusto donarle anche a voi. file under electronic/electronic post rock ambient idm
ex-homebeep(2003, unreleased compilation)
Manual- Pebbles (written and produced by jonas munk)
Langius- (written and produced by languis)
Osaka- A Singular Vision (sébastien rené/yannick martin)
Sybarite- Cat Mountain(live) (c.2003)
Mitchell Akiyama- My Departed is not with Us Today (c.2003)
Arbol- Full Moon Down the Valley (written and played by miguel marin/words susy mangron)
Iscriviti a Post [Atom]