domenica, luglio 13, 2008

insomma, ha rotto


facendo i conti

fin da subito il Pd ha rotto con la sinistra radicale.

poi ha rotto con l'Idv

aspettiamo che si allei con l'Udc(cosa che gli elettori e soprattutto i supporters del piddì bramano da tanto: provare il brivido democristiano) e poi rompano pure con loro.

insomma una gran rottura.


(ah, ma voi vi ricordate quando l'attore moretti diceva che "con questa classe dirigente non si va da nessuna parte"... cazzo sono ancora tutti li...assieme... e moretti sembra non volerlo vedere...)

Commenti:
però l'attore moretti ora tifa per loro
 
e inoltre il PDL è al governo è con più successo (meritato) che mai!

Insomma per i perdenti come un Veltroni o un Rutelli credo sia giusto ritirarsi dalla Politica Piuttosto chè incancrenirla...l'unica volta che ho apprezzato Prodi o Bertinotti è quando da perdenti hanno dato le dimissioni. Un comportamento giusto, doveroso e rispettoso.
 
Uno degli effetti peggiori è la totale scomparsa di un altro modo di fare politica, un altro mondo di valori e principi.

Oltre ad essere portatore di “disvalori”, questo governo procede affiancato da un esercito di lacchè.
Quante sono ormai le notizie censurate dai quotidiani e le televisioni di Berlusconi e dei suoi amici di Confindustria e del potere finanziario ed industriale?

DL 112/2008: la casta dei ricchi e privilegiati Brunetta e Tremonti ha tagliato gli stipendi dei dipendenti!
6.000 euro sottratti dal salario accessorio a stipendi da 1000-1500 euro al mese!

Quanti c’informano? Quanto nascondono queste notizie?

ADDIO ALLE PENSIONI, AGLI STIPENDI, ALLA SCUOLA, ALLA PUBBLICA SICUREZZA ED ALL’ASSISTENZA SANITARIA

Caro Jukka, si apre una stagione di lacrime e sangue per i cittadini più poveri, i pensionati, le famiglie, gli operai, gli impiegati pubblici e privati, gli artigiani ed i piccoli commercianti ma i baronati non vengono scalfiti, le caste restano immuni.

TRE MILIONI E 500 MILA FAMIGLIE IN GRAVE DIFFICOLTA’

Scuola, sanità, pubblica sicurezza, pubblica amministrazione: 3.500.000 famiglie vedono ridotto il loro reddito in un momento di continuo aumento dei prezzi. La lunga campagna denigratoria contro i dipendenti pubblici, nasconde un insieme di interessi ed obiettivi, estranei al buon andamento della P.A., primo dei quali la privatizzazione di molte funzioni pubbliche.

Il privato, però, non curerà di sicuro con la stessa attenzione gli interessi del pensionato, del dipendente, del piccolo lavoratore autonomo quanto quelli del manager o del ricco imprenditore.

I direttori ed i giornalisti dei maggiori quotidiani nazionali, telegiornali e programmi di approfondimento sono saltati gaudenti sul carro del vincitore. Nessuna critica, nessun dubbio, nessun tentativo di seria analisi.
L'opposizione (l'opposizione ?!?, quale opposizione?) si approccia carponi anelando alle briciole che il "cav" possa distrattamente lasciar cadere dal tavolo.

L'opinione pubblica è condizionata da un'informazione succube ed imbavagliata, controllata con mano ferma e decisa dal potere finanziario ed industriale italiano.

Il sindacato è stato in vacanza e la politica ha intuito che può far pagare ai dipendenti il prezzo del proprio malcostume: lo sport nazionale degli ultimi anni è stato quello di scoprirsi, vantando una finta innocenza, nauseati dalle abitudini e dalla degenerazione morale di quella che è stata battezzata "la casta".
Quest'ultima, con una contorsione ginnica da applausi, presenta ad altri il conto.

Il ministro Brunetta afferma di voler applicare alla "Pubblica Amministrazione le leggi del merito e del libero mercato" quando ben sa che nel nostro Paese il "libero mercato" semplicemente non esiste, ma piuttosto un coacervo di monopoli, oligopoli e trust che condizionano e drogano il mercato a scapito dei cittadini.

Nessuno si è premurato di raccontare agli italiani, con voce ferma e decisa, ostinazione e cocciuta determinazione, magari pretendendo spazi e posizioni autorevoli almeno pari a quelle concesse ogni frazione di secondo agli esponenti governativi dagli organi di stampa, cosa sta avvenendo e cosa accadrà nei mesi ed anni a venire.

Nessuno ha fatto capire agli Italiani che il “decreto Tremonti” ed il “pacchetto Brunetta” prevedono tagli subdoli ed irrazionali che di fatto si concretizzeranno in diminuzione di servizi all'utenza già provata da giornalieri disagi.

...che sono in dirittura d'arrivo drastici tagli alla Sanità, alla Scuola, alla Previdenza, alla Lotta all'Evasione.

...che il progetto del governo è costringere i cittadini a rivolgersi ai privati per avere, pagando, quello che fino ad oggi è stato un loro diritto (già pagato con il prelievo fiscale).

...che il vero obiettivo è smantellare e spartirsi i resti dello Stato e del bilancio della Funzione Pubblica.

...che il prossimo obiettivo sarà colpire il dipendente privato - e le regole contrattuali - indebolendone ancora di più i diritti.

...che stanno dando il benservito alla scuola pubblica e stendendo tappeti rossi per la scuola privata (con i soldi dei contribuenti).

...che Tremonti ha svenduto per due soldi il patrimonio immobiliare di INPS ed INAIL, quindi dei contribuenti, ai soliti noti.

...che Tremonti regala la gestione dell’acqua ai privati (è scritto nero su bianco nel suo DL).

...che l'ambiente, l'urbanistica e gli spazi pubblici sono di nuovo a rischio a causa della "finanza creativa" di Tremonti.

...che il piano alloggi prevede di sottrarre 550 milioni di euro dal piano di ristrutturazione degli immobili pubblici e metterli a disposizione dell'imprenditoria privata.

...che il piano sicurezza è una bufala, che l'allarmismo sociale è stato sollecitato per motivi politici e le vere strategie di pubblica sicurezza sono trascurate ed indebolite (non ci sono neppure i fondi per rifornire di benzina le auto della Polizia).
...che il piano di salvataggio dell'Alitalia di Berlusconi e della sua cordata d’imprenditori “amici” prevede lo stesso numero di esuberi ed i debiti tutti a carico degli Stato.

...che Tremonti non farà pagare nessuna tassa supplementare ai petrolieri e, se lo farà, questa ricadrà sull’utenza. Ai petrolieri non riesce a togliere nemmeno un centesimo a causa del meccanismo infernale che fa crescere il carburante alle pompe di benzina quando aumenta il prezzo del barile e non lo fa calare quando il barile costa di meno.

... che il governo è dalla parte degli evasori e che la Pubblica amministrazione non piace quando fa il suo dovere, quando controlla gli evasori, quando verifica i comportamenti di chi vuole approfittare. Si depotenziano le Strutture cui sono affidati i controlli fiscali.

...che Brunetta è stato Consigliere economico dei Governi Craxi, Amato e Ciampi. Dov’era Brunetta quando la politica partecipava all’orgia del potere?

...che paga il pubblico impiego, pagheranno i dipendenti privati, gli artigiani ed i piccoli commercianti. E gli altri? I notai? I medici? Gli avvocati? I Petrolieri? Le Banche e le Assicurazioni? Quelli no, perché lo sceriffo di Notthingham non può (non vuole?) evitare che scarichino sull’utenza-ostaggio anche il più piccolo onere aggiuntivo.

...che il governo è dalla parte delle potenti ed intoccabili caste dei Parlamentari, dei Notai e dei Baroni dell’Università e degli Ospedali. Le regole non valgono per gli unti dal Signore: nessun divieto di cumulo di incarichi per i Deputati, per i Baroni delle Università e degli ospedali. Il più farlocco dei Robin Hood toglie ai “ricchi impiegati” per dare ai “poveri notai”.

...che, mentre vengono drasticamente tagliati i fondi per la ricerca (e questo sarebbe un governo che vuole un Paese "moderno"?), i colleghi di Brunetta, cioè i professori universitari, non si accontentano del doppio lavoro ma arrivano al triplo e al quadruplo, con le consulenze, gli articoli, la politica.

...che la potente casta dei Notai è intoccabile: è stato stralciato il provvedimento che prevedeva che gli atti di compravendita di immobili, fino ad un valore di 100.000 Euro, potessero essere conclusi da un pubblico Ufficiale diverso dal Notaio, come i Segretari comunali.

...che "l'informazione non informa" ed è imbavagliata dagli interessi privati e la connivenza con il Governo anche grazie alle decine e decine di milioni di euro di contributi per il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa, cioè Confindustria e ed i potentati economici.

...che solo i contributi destinati alla piccola editoria ed ai piccoli quotidiani sarà totalmente tagliata, colpendo così a morte le uniche voci fuori dal coro, l'unica piccola fonte d'informazione non "collaborazionista".

Scusa lo sfogo, ma sono fortemente irritato: nessuno si accorge che ormai viviamo in uno stato di “dittatura dolce”.
D’altronde a loro è sufficiente far si che nessuno, alla guida dei mezzi di comunicazione più influenti, proponga altri punti di vista o non fornisca tutte le informazioni e le notizie.

Mi spiace scivolare nella retorica, ma mi chiedo come si possa fare pressione dal basso affinché si apra una fessura nella censura di regime.

Grazie per lo spazio e la pazienza!
 
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