mercoledì, agosto 29, 2007

ciambella senza buco


anche chi scrive buoni album a volte sbaglia. sta nell'ordine delle cose. nel ritmo del mercato della musica che vuole che ogni tanto si butti fuori un disco per riprendere ad andare in tour e quindi portare a casa la pagnotta.
questo turno a far cilecca sono i liars. i dischi precedenti possono anche non piacervi/mi, ma forse converrete con me che si trattava di opere con un senso ben preciso, idee anche sgarbate o furbette ma estremamente messe a fuoco. insomma un gruppo che sa il fatto suo. capace di scivere in base alla forma scelta anche grandi canzoni.
il nuovo disco mostra poca fantasia fin dal titolo "liars". vabbeh a noi interessano altre cose ad esempio la musica. ed anche li ci sono capitoli un poco sciatti. canzoni in bassa battuta che di poco sanno. qualche batteria rimasta da drum's not dead, scaldata il giorno dopo senza troppa convizione. e protopunkismi vari che non spiacciono mai.
alla fine che rimane? si dice che ogni animale in difficoltà o morente riserbi delle energie nascoste. tutto sommato non voglio considerare i liars alla fine della corsa, sarebbe un grave erori. questi hanno fiuto idee e mestiere. questa volta si sono distratti.
ed in mezzo alla distrazione si sono fatti sfuggire due mezzi capolavori.
"pure unevil"..che sara' pure figlia dei jesus and mary chain... ma ha una timeless melody. roba da star appiccicata in testa per settimane.
e "protection" ninna nanna per drum machine ed organo spledida.
di gruppi che sbagliano i dischi al mondo ve ne è a bizzeffe. se tutti infilassero almeno due perle del genere, l'ecologia della musica sarebbe decisamente superiore a quella della società tutta. purtroppo non e' quasi mai così.

Commenti:
è tua la foto? geniale...
 
beh io li ho visti per caso al luminaire poco prima che uscisse drum's not dead ed è stato sconvolgente.
quelle cose che uno si ricorda anche dopo 20 anni.
peccato che la seconda è la terza siano state progressivamente una copia della prima fino a stufarmi.
però la prima volta sti cazzi.
 
nulla di nuovo ma l'ultimo omonimo album in realtà è perfettamente riuscito. volevano fare uscire le loro influenze e rimanere se stessi.
e questo è quanto
 
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