lunedì, giugno 04, 2007

Consonanze


ci siamo fatti pure Dissonanze. e non e' stato affatto male.
partito venerdi per la capitale, arrivo con buon anticipo sull'orario di apertura dei cancelli, potendo cosi girovagare per i "luoghi" deserti del Palazzo dei Congressi dell'EUR. tutto pronto per essere stravolto da decibel e coatti. oppure decibel coatti. il posto è splendido, peccato sia nato in un'epoca nefasta per la storia italiana, ma in parte questo luogo ci ricorda che i liberatori sono stati in grado di discernere su cio' che andava "raso al suolo" ed allontanato dal panorama italiano e che cio' di valore si doveva comunque tenere. del resto già il fatto che oggi ci si facciano dentro anche reventi come Dissonanze è un buon modo per allontanare ancor più la storia di quel luogo, ricontestualizzandola a suon di cultura e di divertimento "libero"(anche coatto).
che poi pero' non sono riuscito a tenere tutti questi pensieri distanti, ogni tanto tornavano a galla. vedere un bel po' di migliaia di persone ballare i ritmi forsennati e meccanici davanti ad un dj "uomo solo al comando" a prendersi le mani adoranti al cielo... un po' fa impressione. ma e' tutta suggestione. oppure la colata nera di metallo non convenzionale di KTL con il suo logo blackmetallico, una senzazione di annichilimento ed oppresione non proprio emblemi di una visione progressista dell'umanità.
ma in fin dei conti, sono solo suggestioni. i luoghi e la storia forse hanno il potere di travolgere la percezione e portarla chissa' dove. spesso nei posti sbagliati.
ma dissonanze e' stato un bell'esempio di provare a mischiare diverse esperienze nei suoni contemparanei che toccano o sono toccati dall'elettronica.
devo dire che sono stato molto piu' turista che attento spettatore degli spettacoli.
buoni i battles(ma non piu' che buoni, e nel dire questo mi prendero' parole, già lo so), divertentissimo e ballabilissimo apparat, nathan fake troppo plink plonk, ktl tanto brutali quanto gradevoli nei camerini a far chiacchere, alva noto come l'equivalente dell'ultima addio al porto del Kursk (sottomarino inabissatosi per sempre con tutto il suo carico di giovani soldati nelle acque del baltico), fennesz e patton son bravi ma assiame non paino sembrare un'accopiata vincente come cacio e pepe, i danzerecci tutti martellatori forsennati che anche no- li ascolto poi un'altra volta quando ritorno più giovane coatto e con la canottiera.

insomma a leggerla così potrebbere sembrare il resoconto di chi non ha apprezzato. invece il girovagare per corridoi e sale e scenari ad osservare e parlare di mille cose assolutamente diverse, cercare di capire che' c'e' di nuovo nell'aria (a roma i rapporti ufficiali parlano di cocaina) cosa ci aspetterà domani...e' stata una esperienza che se potessi ripeterei un paio di volte all'anno. Dissonanze fa bene al coatto che per errore si imbatte nei battles o alva noto. ma fa bene anche a me, che il coatto non riesco a capirlo.

Commenti:
veramente non mi viene in mente nessuno più coatto di te. che t'ingozzi di gnocco fritto e hai l'ebazzone anche sotto le ascelle. gesù. cmq rev-evento refuso o meno è una genialata.
 
divertimento libero coatto. Fantastico.

Piuttosto, anche dove suonerete da noi il 28 luglio è un posto che ricorda periodi storici non proprio fantastici.
Castello Medioevale, Medoevo oh. Mica cazzi. Per carità, non voglio mettere il Medioevo col fascismo..

In ogni caso, sarà bello uguale, dai.

Oh, ma ti hanno intervistato su RaiTre (o RaiDue?) che parlavano di Dissonanze, fiquo!
 
Beh, in ogni caso, l'importante è esserci
 
OT Il dopo Prodi (se mai ci sarà) visto da me:
http://scandaloalettere.blogspot.com/2007/06/cassandra-troia-brucia.html
 
che due coglioni apparat!
 
Purtroppo non ho il dono dell'ubiquità e quella sera ero al circolo degli artisti per vedere gli Shellac...La storia va anche vissuta fisicamente: non mi bastava averli ascoltati per anni e anni, volevo vedere in azione uno dei più mitici recording engineer...
 
OT Jukka dacci uno sguardo: una specie di lettura sociopolitica di "Marie Antoniette":
http://scandaloalettere.blogspot.com/2007/06/fuori-dal-palazzo.html
 
almeno all'eur lo statista benito se ne fece beffe dei 5 metri di confine che ti obbligano ad abitare con il tuo vicino anche se vivi in campagna come succede a cavriago dove i tuoi paladini amministratori pur di far guadagnare l'ultimo centesimo alle tue cooperative non riescono ad impedire questo massacro urbano-sociale. coatto mi sa che sei te che vedi l'eur e pensi al duce vedi roma e quindi coatti cittadino del mondo della mia borsa magna l'erbasoun
 
bel commento!

coatto sono io che vede il solito che commenta e non si firma.

il tuo statista avrebbe detto, meglio un giorno da leoni che cento da pecora
impara i fondamantali almeno
 
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