martedì, ottobre 17, 2006
"Bello, biondo e alla guida di un Suv"(cit.)
C'è una bella recensione su rockit.it
Parla del mio piccolo cd-r con polaroid allegata. Dico che quella recensione è bella non solo perche' le parole che descrivono una parte di me(il cd-r e la foto) mi lusingano, dico che è bella perchè per una volta sento che un recensore da un giudizio di pancia...come a dire..."io di sta roba non ne so cosi tanto pero' secondo me è ok, c'è qualchecosa oltre al suono...o forse addirittura nel suono". ma devo subito fermarmi: non posso concerdermi il vezzo di interpretare una recensione che riguarda una parte di me, non posso mostrarmi cosi' vanesio.
Quindi parlerò brevemente di due artisti che sto ascoltando molto in questi giorni. tim hecker e axolotl.
il primo e' canadese, un romantico del laptop...già incontrato parecchi anni fa al link di bologna, apriva la serata, dopo avrebbero suonato giardini di mirò e godspeed you black emperor!...spippolava come un dannato sul suo controller midi... una mare denso di noise melodico e molto avvolgente. Di dischi ne ha fatti almeno tre prima di quest'ultimo "Harmony in Ultraviolet"(kranky) che se dotessi descrivervelo con un'immagine userei questa:
Axolotol invece è il progetto (orami del solo) Karl Bauer, un biondo di New York trasferitosi a San Francisco. Karl non e' attivo da molto tempo, e' legato al jyrk collective ed a molta scena noise della nuova america underground, quella che forse non vedra' mai la luce dei soldi del grande pubblico... quella delle band pseudo indipendenti che vanno al lettermann show... ma il punto non e' questo... non si prendono medaglie in piu' nel restare sconosciuti...le medaglie e le soddisfazioni le si hanno nel creare grande musica... che visionarimanete polverizza le emozioni e la melodia...cara e sacra melodia in un tormento sonoro a volte urticante. "Way Blank" e' uno dei tanti cd usciti a nome axolotl, l'ultimo inordine temporale,forse introvabile da noi (myspace puo' aiutarvi) e se dotessi descrivervelo con un'immagine userei questa:
La cosa che mi affascina molto di Axolotl e' il coem utilizza diversi supporti per farci avere la sua musica. vinile, cd ma soprattutto cd-r per piccole label...se li volete dovete scrivere a ragazzi come voi che nel tempo libero mettono su una label senza pensare di diventare la nuova domino entro pochi mesi.
qualcuno un po' di tempo fa mi ha detto che in ambito indipendente i cd-r saranno davvero la nuova frontiera: saranno l'oggetto in cui un artista potra svelarsi al meglio e direttamente senza nessuna mano altra. Molti cd-r sono davvero dei piccoli pezzi da collezione, con confezioni artigianali fatte a mano, spesso artisticamente interessanti sia visualmente che per i contenuti musicali. Penso alle uscite di RootStrata la label dei tarentel...dateci un occhio.
i cd-r sono tutt'altro che un'operazione passatista e retrograda figlia di un dio minore: anzi rappresentano in parte il tentativo di far coincidere la modernita' con la sensibilità artistica non mediata... l'oggetto, il cd, che potrebbe gia' essere considerato "il passato" rimane cmq colui che ha ucciso il vinile e le vecchie cassette (l'mp3 li vendicherà), i figlio della modernità e del progresso che ha spazzato il passato portando in casa una nuova via alla riproducibilità. L'elaborazione dei contenuti artistici di un cd-r spinge unartista a misurarsi con campi nuovi, lo vanno a completare o cmq impongono una riflessione ed una cura maggiore se si vuole avere ed offrire davvero un qualche cosa di unico. e poi la rete, il grande mezzo mediatico in cui trovare spazio, farsi conoscere, portare alla luce il proprio sturm und drang. e di nuovo il vecchio si incontra con il nuovo...arrivando ad un futuro incerto ma che vale la pena di essere affrontato.
elegiavo gia' il cd-r come strumento importante per la crescita artistica della scena intraprendente svedese. oggi la rinascita di quella americana, caduta sotto le macerie del baraccone "indie", è tutta nelle mani di giovani label di cd masterizzati.
Gli ultimi romantici stanno li di casa.
Copio ed incollo: "Chi dice romantico dice arte moderna, cioè intimità, spiritualità, colore , aspirazione verso linfinito espresse con tutti i mezzi che le arti offrono".Charles Baudelaire
Parla del mio piccolo cd-r con polaroid allegata. Dico che quella recensione è bella non solo perche' le parole che descrivono una parte di me(il cd-r e la foto) mi lusingano, dico che è bella perchè per una volta sento che un recensore da un giudizio di pancia...come a dire..."io di sta roba non ne so cosi tanto pero' secondo me è ok, c'è qualchecosa oltre al suono...o forse addirittura nel suono". ma devo subito fermarmi: non posso concerdermi il vezzo di interpretare una recensione che riguarda una parte di me, non posso mostrarmi cosi' vanesio.
Quindi parlerò brevemente di due artisti che sto ascoltando molto in questi giorni. tim hecker e axolotl.
il primo e' canadese, un romantico del laptop...già incontrato parecchi anni fa al link di bologna, apriva la serata, dopo avrebbero suonato giardini di mirò e godspeed you black emperor!...spippolava come un dannato sul suo controller midi... una mare denso di noise melodico e molto avvolgente. Di dischi ne ha fatti almeno tre prima di quest'ultimo "Harmony in Ultraviolet"(kranky) che se dotessi descrivervelo con un'immagine userei questa:
Axolotol invece è il progetto (orami del solo) Karl Bauer, un biondo di New York trasferitosi a San Francisco. Karl non e' attivo da molto tempo, e' legato al jyrk collective ed a molta scena noise della nuova america underground, quella che forse non vedra' mai la luce dei soldi del grande pubblico... quella delle band pseudo indipendenti che vanno al lettermann show... ma il punto non e' questo... non si prendono medaglie in piu' nel restare sconosciuti...le medaglie e le soddisfazioni le si hanno nel creare grande musica... che visionarimanete polverizza le emozioni e la melodia...cara e sacra melodia in un tormento sonoro a volte urticante. "Way Blank" e' uno dei tanti cd usciti a nome axolotl, l'ultimo inordine temporale,forse introvabile da noi (myspace puo' aiutarvi) e se dotessi descrivervelo con un'immagine userei questa:
La cosa che mi affascina molto di Axolotl e' il coem utilizza diversi supporti per farci avere la sua musica. vinile, cd ma soprattutto cd-r per piccole label...se li volete dovete scrivere a ragazzi come voi che nel tempo libero mettono su una label senza pensare di diventare la nuova domino entro pochi mesi.
qualcuno un po' di tempo fa mi ha detto che in ambito indipendente i cd-r saranno davvero la nuova frontiera: saranno l'oggetto in cui un artista potra svelarsi al meglio e direttamente senza nessuna mano altra. Molti cd-r sono davvero dei piccoli pezzi da collezione, con confezioni artigianali fatte a mano, spesso artisticamente interessanti sia visualmente che per i contenuti musicali. Penso alle uscite di RootStrata la label dei tarentel...dateci un occhio.
i cd-r sono tutt'altro che un'operazione passatista e retrograda figlia di un dio minore: anzi rappresentano in parte il tentativo di far coincidere la modernita' con la sensibilità artistica non mediata... l'oggetto, il cd, che potrebbe gia' essere considerato "il passato" rimane cmq colui che ha ucciso il vinile e le vecchie cassette (l'mp3 li vendicherà), i figlio della modernità e del progresso che ha spazzato il passato portando in casa una nuova via alla riproducibilità. L'elaborazione dei contenuti artistici di un cd-r spinge unartista a misurarsi con campi nuovi, lo vanno a completare o cmq impongono una riflessione ed una cura maggiore se si vuole avere ed offrire davvero un qualche cosa di unico. e poi la rete, il grande mezzo mediatico in cui trovare spazio, farsi conoscere, portare alla luce il proprio sturm und drang. e di nuovo il vecchio si incontra con il nuovo...arrivando ad un futuro incerto ma che vale la pena di essere affrontato.
elegiavo gia' il cd-r come strumento importante per la crescita artistica della scena intraprendente svedese. oggi la rinascita di quella americana, caduta sotto le macerie del baraccone "indie", è tutta nelle mani di giovani label di cd masterizzati.
Gli ultimi romantici stanno li di casa.
Copio ed incollo: "Chi dice romantico dice arte moderna, cioè intimità, spiritualità, colore , aspirazione verso linfinito espresse con tutti i mezzi che le arti offrono".Charles Baudelaire
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