giovedì, dicembre 29, 2005

Secondo Giorno



"day seven", e' il titolo di una canzone ovviamente splendida, altrimenti perchè ricordarla: non ha nulla a che fare con il nostro lavoro in studio. massì, un pochetto ci sta, perchè trattasi sempre di suoni che ci hanno emozionato e formato. tornando al disco abbiamo, finalmente, iniziato a fermare su nastro e digitale batterie e bassi, piccoli passi che vanno a sommarsi al molto lavoro già fatto in "cameretta" con questi piccoli macinini chiamati laptop o powerbook. i pezzi lavorati oggi portano nomignoli come "riempipista", "nuovo 1-claire", e i soliti "spectral woman" "clone"(ha gia' cambiato nome alcuni lo conoscono come glen...e c'e' un motivo magico). considerazione generale: poco da fare, l'atmosfera che si crea in studio, nel bene e nel male e' quella che si chiama vita da musicisti; la cosa non ci tocca poi più di tanto, perchè non siamo musici di mestiere, ma e' bello potersi almeno illudere del contrario. la mattina ci si sveglia ad un orario decente, si beve un caffe' lungo mentre si controlla la posta, poi si arriva in studio scansando la neve dalla giacca, si saluta il resto della truppa, c'è chi si mette al lavoro e chi inizia a pianificare il dopo "disco", parlando di tour, strumenti, noleggi, backline, nuovi acquisti e degli ascolti che finalmente si possono fare senza l'incubo di un disco nuovo da scrivere. si mangia in modo frugale a suon di panini, cioccolate varie, gelati mentre fuori nevica, si bevono parecchi caffe', mandarini, pane e brie, pizze e poi...pizze...poi pizze..."tammu quante cazzo sono le pizze da ordinare?" "tre!" "col cazzo...tieni pure questa" e schiack di coppino feroce... si cerca di scoprire a chi toccherà il prossimo scherzo ovviamente in preparazione...si prova lo skate nel deposito che occupa lo studio, oppure si provano strumenti che mai troveranno posto sul disco... ed un sacco di cose del genere...fino a che la sera(o notte inoltrata) non si torna a casa, dopo aver guidato nella neve cercando di non andare a sbattere e si e' contenti di vivere a portland..che e' un gran posto non troppo lontano dal canada... che insomma porta bene di sti tempi. solo non si riesce a capire perche' la scritta cavriago est sia posta all'ingresso dell'urbe!).
l'unico dubbio che ci tocca durante questa seconda giornata e' il seguente: avrà quel ragazzo lasciato aperta la finestra di casa...a taranto? chissa'...domani apparirà in studio...chiederemo.

keep the faith,
my bloody friends!




ps una nota sul batterista: francesco e' quel riccioletto che ha suonato con noi dal vivo negli ultimi due anni... i più lo conoscono come "burro"... lorenzo ha suonato live con noi fino al novembre 2002... per rassicurare alcuni che hanno scritto in sede privata

Commenti:
already waiting for day 3
aldo
 
che belle le parole di jukka...come quando scrivevi te i tour diary :-)
ma il caffè non lo berrai mica anche te!!!
 
nel disco fateci sentire anche i pianti notturni del figlio di mirko dai,una bella intro...
 
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