martedì, novembre 01, 2005
un maledetto palchetto
io non sono un tipo da teatro. oddio, non che abbia un'esperienza tale da giustificare quest'affermazione. ma insomma, posso dire con tranquillita' che la "seriosità" che il luogo ed il pubblico di un teatro portano con se, non sono cosa per me. preferisco il classico club e buona li. pero' a volte mi capita di andare.
tipo ieri sera. sakamoto(che conosco solo di nome e per la sua notorietà) e alva noto. questo progetto chiamato insen, che ha gia' portato alla pubblicazione di due album su rater noton(oovero la label di carsten nicolaj, ovvero alva noto) che e' una summa dell'arte dei due fautori. il tocco sul pianoforte del nipponico. il tocco sul laptop del teutonico. il risultato e', a volte, ottimo.
la performance live non e' stata affatto male. partita tra l'ennesimo dubbio di aver speso troppi soldi(28 euro) e il pregiudizio legato al luogo e al tipo di proposta e' cresciuta di intesita' mano a mano che i due artisti si dedicavano ad i loro strumenti. le note di pianoforte si confondevano tra i chip e la ram di due powerbook riuescendo a suonare evocative piaccione ruffiane ma cmq decisamete interessanti. alle suite di 60 minuti improvvisate modello "original silence" ovvero t. moore thierry ex, massimo zu e rumorosa compagnia al seguito, visti solo un mese prima-davvero sessanta minuti di nulla misto seghe sugli strumenti....beh...preferisco assolutamente un cinquantenne elegante ed un gelido tedesco che suonano per una platea di parvenue presenti solo per reclamare la loro presenza alla prossima cena e dire" eh beh, domenica scorsa ci siamo regalati un concerto di sakamoto..sai ha fatto forbidden color....dai quella del te nel deserto...eh si un momento a dir poco sublime" e giu' flut di vinello con mignolino in fuga. e' un'immagine aberrante, lo so. ma la preferisco di gran lunga ai giovani avanguardisti del nostro stivale che si sbracciano per cazzate ben piu' colossali. qui almeno c'era dello stile, forse solo quello.... ma insomma, guardiamoci attorno...un po' piu' di stile non farebbe male a nessuno.
ora per purgarmi pero' mi regalo un ascolto de "the hood tapes"....di cui parleremo prossimanete....magari direttamente con loro....
tipo ieri sera. sakamoto(che conosco solo di nome e per la sua notorietà) e alva noto. questo progetto chiamato insen, che ha gia' portato alla pubblicazione di due album su rater noton(oovero la label di carsten nicolaj, ovvero alva noto) che e' una summa dell'arte dei due fautori. il tocco sul pianoforte del nipponico. il tocco sul laptop del teutonico. il risultato e', a volte, ottimo.
la performance live non e' stata affatto male. partita tra l'ennesimo dubbio di aver speso troppi soldi(28 euro) e il pregiudizio legato al luogo e al tipo di proposta e' cresciuta di intesita' mano a mano che i due artisti si dedicavano ad i loro strumenti. le note di pianoforte si confondevano tra i chip e la ram di due powerbook riuescendo a suonare evocative piaccione ruffiane ma cmq decisamete interessanti. alle suite di 60 minuti improvvisate modello "original silence" ovvero t. moore thierry ex, massimo zu e rumorosa compagnia al seguito, visti solo un mese prima-davvero sessanta minuti di nulla misto seghe sugli strumenti....beh...preferisco assolutamente un cinquantenne elegante ed un gelido tedesco che suonano per una platea di parvenue presenti solo per reclamare la loro presenza alla prossima cena e dire" eh beh, domenica scorsa ci siamo regalati un concerto di sakamoto..sai ha fatto forbidden color....dai quella del te nel deserto...eh si un momento a dir poco sublime" e giu' flut di vinello con mignolino in fuga. e' un'immagine aberrante, lo so. ma la preferisco di gran lunga ai giovani avanguardisti del nostro stivale che si sbracciano per cazzate ben piu' colossali. qui almeno c'era dello stile, forse solo quello.... ma insomma, guardiamoci attorno...un po' piu' di stile non farebbe male a nessuno.
ora per purgarmi pero' mi regalo un ascolto de "the hood tapes"....di cui parleremo prossimanete....magari direttamente con loro....
Commenti:
<< Home page
The hood Tapes...Oddio cos'è?
Che già mi hai reso felice mettendo in share "I love you but i've chosen darkness"...
di che si tratta?
MatteoL www.sonofagun.splinder.com
Posta un commento
Che già mi hai reso felice mettendo in share "I love you but i've chosen darkness"...
di che si tratta?
MatteoL www.sonofagun.splinder.com
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page
Iscriviti a Post [Atom]