domenica, agosto 21, 2005

prendiamoci le nostre responsabilità!

"benjamin britten, pardon gibbard come salvatore della patria? chi mai ha pensato cio seriamente? e' sempre stato un buon, forse ottimo in alcuni momenti, scrittore di canzoni e storie... ma da li ad aspettarsi la rivoluzione in terra forse neppure i fans 16enni che i death cab hanno in america. sono un gruppo interessante proprio perche' riescono ad elevare a status la "mediocrita'" l'essere normali... date uno sguardo al dvd ...sono brutti, anonimi, non suonano benissimo, gibbard dal vivo fa delle stecche ma non riesci a non volergli bene a gente cosi....dai sono pacioccosi, sfigati come crediamo o pensiamo di esserlo tutti....e cmq riescono....degli sfigati veri che riescono...alla faccia dell'eroismo nichilista dei primi 90', dello slackerismo pavimentoso(questi non sono neppure belli e svogliati alla malkmus), alla faccia delle belle statuine della nuova york degli ultimi anni.
detto cio', l'album e' bello, gradevolissimo come un bel bicchiere di acqua fresca....e non c'e' cosa piu' gustosa di un bicchiere di acqua fresca quando si ha sete"

ok questo e' un commento anonimo che, non per spirito pavido, ho lasciato su un blog altrui- di cui non riesco a mettere il link perche' sono un ASINO INFORMATICO...e forse non solo, ma questo e' un altro capitolo-

tornando alla questione base: che aspettarsi dai death cab for cutie?
un bel bicchiere d'acqua. che non e' poco. si fanno campagne milionarie per ribadire l'importanza dell'acqua al giorno d'oggi:non sprecatela e' una risorsa importante e vitale. noi che ne abbiamo abbastanza, non diamo importanza a ste roba trasparente insapore(e si potrebbe aprire un dibattito) che addirittura "lava via".
dopo decenni di rock i dischi dei death cab for cutie rischiano davvero di passare inosservati per il loro semplice valore musicale. io un pochetto credo davvero che sto rischio ci sia. insomma, i velvet o i jesus and mary chain risuonano con costanza annuale nel mio stereo, ma the photo album...eh,,,,l'ultima volta che ha suonato per intero nel mio stereo...ah davvero non lo ricordo....e gia' il non ricordarsi un album uscito da poco non e' un buon segno.

pero', e qui ci sta un pero', mi stanno simpatici e li seguo con attenzione...o cmq, non ne faccio una bandiera ne null'altro, ma mi sembrano un gruppo, forse "il gruppo", che fotografa nel modo piu' genuino l'indie rock di questi anni insapore o dal sapore un po' cosi... omogeneizzato. i mean, suonano simil new wave? neh. suonano r'n'r garage alla new york che piace? neh. sono ficosi con hedi slimane a curarne il look? giammai. sono avant-quello che vi pare? neppure.
che cazzo sono?
un fottuto gruppo di barillini, mezzi pelati e mezzi no, poco belli, attraenti come non mi viene in mente neppure un paragone, che suonano canzoni gradevoli, a volte pigliano pure la melodia che rimane e lo fanno come si usava fare alcuni anni fa. sono quasi demode' in questo: sono tutt'altro che il suono dell'oggi. fanno la loro onesta figura, onestamente e grazie ad una botta di culo, oserei dire interplanetaria, ora si godono pure un po' di successo.

"plans" che come tutti sanno e' il nuovo album, forse e' il lavoro piu' completo e bello. a parte una ballataccia che farebbe cmq un figurone nel repertorio di conor oberst(un vero cazzone quello li si), ilo resto dell'album e' come sempre.
pulito, rifinito, ben arrangiato, con qualche soluzione in piu', meno chitarre simil ruggenti che tanto non servono per la resa sonora finale.
ci sono un bel po' di canzoncine pop, fatte con gusto.

cosi e'. almeno credo. o voglio credere cosi. perche' mi stanno simpatici.

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