mercoledì, luglio 27, 2005

dovrei rileggere, ma non mi va.

....in attesa di frequenze disturbate, che da molti viene etichettato come festival "tipicamente italiano" con attegiamento dannatamente italiano se non stupido. qui a voi capire se attegiamento italiano nella maggior parte dei casi faccia il paio con "stupido"-io ne sono convinto ma sono solo il capo dei "figli di puttana"(cit.). parlando di urbino, laterza serata e' decisamente ottima, una lista cosi non si era mai vista ad un festival italiano nella stessa giornata. se poi si vuole discutere dell'alto tasso di gerontopodi all'interno del festival ok, ma credo si dovrebbe iniziare anche a ragionare in termini generali di "stato delle cose" nell'ambiente musicale a noi caro. insomma, non tiriamoci indietro nel dire che in fatto di band "nuove" e "giovani" e quindi in qualche modo nuove non c'e' ne sono. gli ultimi due anni sono stati un po' delundenti per quanto riguarda nuove band. dai non scordiamoci che il 2004 e's tato l'anno del ritorno dei pixies... che a me fanno cagare ma nel tentare di fare un'analisi seria il gusto personale lo metto in secondo piano, giuro....insomma ci si e' esaltati ed in molti hanno parlato solo della cazzo di reunion dei pixies...che per di piu' continuano a suonare in giro per gli stati uniti ancora con lo stesso cazzo di repertorio per una seconda estate. il che quantomeno e' imbarazzante. faranno un album nuovo....ed allora torneranno in tour...ma un reunion tour che dura due anni....sa davvero di adesso mi faccio le tasche piene cicci miei, tanto voi bevete tutto. (reunion slint...si li ho visti in uk e mi son pure preso la bronchite....per dire che non sono in generale contro le reunion, sono solo preoccupato del fatto che il motivo principale di prudori per concerti sia dovuto alle reunion o gruppi di coetanei dei miei genitori che roccheggiano in giro. i dinosaur jr. sono un esempio, tutto il catalogo rimasterizzato e via di corsa a farsi tutti i palchi di tutti i festival che contano per far nome e chiamare gente. perche' se i gruppi li devono chiamare i bravery nons iamo messi bene.
in generale i gruppi che fanno il botto oggi in ambito indipendente hanno un grosso successo mediatico ed abbastanza buono di vendite, ma molto spesso questo e' un seccesso che solo qualche anno fa sarebbe stato etichettato come successo ma di seconda linea. ed oggi sa piu' di successo vistuale ed alimentato da nuovi mezzi di comunicazione e fruizione della musica.

i franz ferdinand hanno venduto davvero tanto, gli interpol non poi cosi tanto...i death cab li aspettiamo con il primo album major, gli ottimi arcade fire???? chi sono? i nuovi gruppi inglesi hanno lo stesso successo che ebbero i mansun fuori dai patri confini.
( ricordo che il successo dei modest maouse da un milione di copie in america, mi sembra molto un fenomeno solamente locale-quando locale sono gli stati uniti...sapete com'e'...ma float on chi se l'e' inculata in italia o inspagna o in germania davvero? parlo di grande puibblico, parlo di capacita' di cambiare i gusti di un'intera generazione?
la potenza di fuoco di queste nuove "super indie band" non e' poi di molto superiore all'impatto di quello che fu il fenomeno post rock od ancora meglio i sonic youth primi 90' o gli shogazers inglesi primi '90. un qualche cosa che in parte cambia i gusti, avvicina un po' di gente a certi suoni, cambia il mercato musicale in parte.... tutto un po' ed in parte. ma non ne corregge in modo sostanziale le dinamiche ed il tiro a livello internazionale. queste nuove band avranno migliaia di emuli in tutta europe. quaidni simil death cab nasceranno ad esempio enlla provincia emiliana? ancora si contano le migliaia di emuli di guns'n'roses o dei nirvana. qua di emuli dei pavement mai c'e' ne furono, un po' piu' dei sonic youth...a memoria direi tre... emuli del grunge sound decine. poi le eccezioni ci son sempre, ma come si dice stanno li a confermare le regole.

il senso del discorso, tra parentesi non chiuse, e' forse andato perso. ma in sostanza credo lo si possa facilmente recuperare dicendo che stiamo vivendo un periodo decisamente simil fine anni 80 nella musica. tanti bravi ed ottimi quasi imprescindibili gruppi, anche se qui mancano i veri rivoluzionari che cambieranno il modo di suonare(tipo gli spaceman3 o i jesus and mary chain, successo quello vero neanche visto con il binocolo, rivoluzione degli ascolti in ambito internazionale nemmeno, ma una grossa influenza per altri gruppi che poi in parte hanno capitalizzato quelel idee).
quindi i gerontopodi "rispettabili" che affollano i festival oggi ci sono perche' nessuna nuova band e' arrivata ed ha detto "prego signori, a casa, adesso tocca a noi". l'ultima band che lo ha fatto sono stati i nirvana....cancellati in 5 minuti guns e compagnia glitterante. quella e' una rivoluzione(andate a leggere sul dizionario che vuol dire "rivoluzione" cosi ci si intende) che a me non e' piaciuta neppure troppo, perche' il gran nome dei nirvana fece emergere alcuni buoni gruppi e cancello' in un secondo molta merda...ma poi tanti gruppi buoni furono resi invisibili dall "grandezza" conquistata dai nuovi idoli......

kill your idol recitava una maglietta di axl roses...l'unico idoli fatto fuori al momento e' lui...non male.


ps questa roba e' stata originariamente scritta dopo l'aver addentato una cocomera di 8kg, quindi spesso il filo del discorso si perde....avrei dovuto rileggere e scrivere....ma fondamentalmente va bene cosi.

Commenti:
ciao!
questo intervento non c'entra molto con quello che hai scritto nel tuo post, lo ammetto, ma ti volevo segnalare il fatto che ho aperto un forum sui GdM, visto che cercando su internet non ne avevo trovato nemmeno uno... il link è lì, dove c'è scritto "rubbish", se ti va di fare un giro mi farebbe enormemente piacere
take care
rob
 
si` ma forse stiamo assistendo a uno shifting troppo isolazionista. molti artisti fanno tutto in casa e non vengono ascoltati dal popolo indie. essere un nome famoso e` un marchio di qualita`. ed e` sempre piu` difficile sapere cosa ascoltare. pochi emergono e i suoni nuovi non ci sono. anche nel jazz e nella classica penso che ci sia questa crisi.
ciao
marco
 
Bella analisi, molto lucida. Sono stupita che esista ancora qualcuno in grado di farne.

Gran concerto sabato, è valso la strada che ho fatto da Treviso (anche se era inizialmente per Kannberg, peccato abbia disdetto) ma avete suonato strabene e ho apprezzato molto il *revival*. Mi ha addirittura emozionata.

Evviva.
 
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