giovedì, maggio 12, 2005

Piano Magic- Disaffected (Green Ufos)

Anni 80. Gioia e dolore, di fronte ai quali la maggioranza delle persone si dividono in due schieramenti netti e precisi: un primo contigente di persone che se ne va sbattendo la porta e bestemmiando aspramente; i restanti, in brodo di giuggiole, rischiano di soffocarsi tra un lecca-lecca e gridolini estasiati al pensiero di citta' da bere, madonne come vergini e banali boy band da "take on me" ed altre innumerevoli cazzate (fashion). I primi li capiamo, e secondi ci sforzeremo solamente di compatirli e non sara' facile.
Nelle mie attente ricerche sociologiche pero' sono riuscito ad individuare una terza categoria di comportamento, ovvero quelli che degli "anniottanta revival" se ne fottono. Non sbattono la porta e non gioiscono inutilemente. I Piano Magic sono la "terza via" a quegli anni innominabili. Delineano un recupero dell'estetica musicale del periodo, ne riprendono suoni e modi astraendoli dal loro tempo. Quindi facendo un'operazione in parte nuova, personale. Giocano con materiali databili, senza essere datati. Scrivono canzoni irrimediabilmente romantiche come lo sapevano fare i migliori Felt, This Mortal Coil, Aztec Camera, Durutti Column, New Order et vari, ma scrivono pur sempre le loro canzoni. e questa volta alcune delle loro migliori. Una generazione di suoni ascoltati, amati, digeriti.Con un'autonomia intellettuale che manda a farsi sonoramente fottere qualsiasi becero tentativo di accostamento a revival 80's.
ps al di la delle chiacchere questo e' gran bell'album. E non me ne voglia nessuno, ma di glen johnsonn ne escono davvero pochi...flashback: provincia ferrarese...un concerto nel mezzo del nulla...una zona industriale...16 spettatori...un manipolo di musicisti inglesi capitanati da uno sfigato all'apparenza skater di ultima categoria...ma solo all'apparenza...il fisico e' quello che... l'espressione del volto non lascia speranze...quando lo sei...molto spesso lo rimani...uno sfigato terribile. glen e soci salgono sul palco...ed iniziano uno dei concerti piu' memorabili che abbia mai visto. suonano come forse pochi sanno con un'urgenza emotiva che poche volte ho visto. tutto il resto sono cazzate. i piano magic marchiano a fuoco i miei ascolti da qualche anno. pezzi come crown estate quando li senti e te li suonano in faccia non lasciano scampo... lo capisci subito... ci sei immerso pure tu in quella sfiga che circonda personaggi come glen.... solo che non tieni il plettro nello stesso modo. lunga vita al re dei perdenti

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