giovedì, giugno 28, 2007

Avevamo capito tutto

post per amici.


quando andammo a faenza per vedere i les savy fav, capimmo tutto.
ho comprato nella capitale francese il loro disco "3/5" per cinque euro. da colette, dove un muro era occupato da copie del cd di justice.
avevamo capito tutto quella sera cari simone giovanni e davide.

mercoledì, giugno 27, 2007

il dj sta spaccando la consolle


...c'e' sempre avant pop sul giradischi!

grazie a daniele per la fotografia

Re pubblica


nel tentativo di rubare un po' di spazio nei media moderni a walter veltroni...il candidato di un partito che ancora non c'e' ma che ha già un suo organo ufficiale...anzi..."la repubblica" si e' trasformato in organo ufficiale della corrente veltroniana dal futuro partito democratico(ne wells ne asimov sarebbero mai arrivati a tanto con la loro immaginazione.....)... la corrente che non si interessa dei sogni ma dei fatti.... le gente vuole i fatti, diamogli quelli... brutta musica, scusate, ma brutta musica...
dicevo, provo a rubare spazio mediatico con un mega aggiornamento del mio spazio flickr
massivo

Terme


allora la storia e' cosi. un paio di sabati fa ero su un aereo in atterragio, e tra la nuvole e la pista d'atterraggio un sacco di pioggia. il pilota ci ha portato velocemente a terra. nel mentre io piangevo dal naso, con un paio di uncini tre stiletti quattro cacciaviti infilzati in mezzo agli occhi. questo lunedi vado dal dottore e mi dice, sorridendo come sempre(il dottore piu' felice della terra):" eh si....si va alle terme.....una roba cronica.....ed il setto ....blah blah......."

ed oggi abbiamo iniziato con le terme, in mezzo a vecchi catarrosi e bambini moccicosi. con sto getto solforoso, quindi puzzone, diretto in faccia...ed un par di canule su per il naso.
un bell'ambientino triste. ho sempre pensato un gran bene delle terme: tipo posto rilassante dove perdersi nel relax e nei pensieri.....
ed appunto, mentre ero li tra una sessione di getti sparati nel naso pensavo al concerto di sabato scorso delle au revoir simone: tanto carine tanto simpatiche tanto felici tanto spensierate tanto zucchereose tanto innoque...insomma non le andro' mai piu' a rivedere.
l'cchialina saltimbanco tutto cantenta che per tutto il concerto ha saltato stropicciandosi le mani e la gonna(modello vecchi filmati con le fans dei beatles) detto mille volte quanto e' bello essere a parigi non ditelo a nessuno qui e' bellissimo...lo sapete che e' bello...tanto bello il miglior concerto di sempre ..... bello che felici che siamo...tanto tanto tanto. tra una blaterata e l'altra una finta ingenuita' e l'altra....anche un paro di robe chiamate canzoni synth pop all'acuqua di rose...che non cambiano la vita a nessuno.
in quel preciso istante avrei preferito essere ad un concerto di marnie stern...con il suo ipod nano alla cintola che spara le basi tutte del suo unico disco(diciamo che suona paro paro il disco) e la stern ci risuona sopra ridoppiando a modello karaoke tapping di chitarra e voci. in un certo senso tutto molto estremo ma una roba ridicola, una stronzata. oltre il the great rock'n'roll swindle. ma mille volte piu' genuina di quelle tre borghesuccie del cavolo.
tipico prodotto insipido per gente con gusti insipidi, in un mondo dove i furbi ci vorrebbero insipidi. blah che schifo.
tutto questo per colpa delle terme.

lunedì, giugno 25, 2007

paris b.


francois, un bravissimo artista parigino, ci saluta mentre lasciamo la sua casa di malakoff... e forse per mascherare un po' di tristezza nel vederci partire dopo una decina di giorni sbotta in una risata leggendo la borsa di carta che tengo appoggiata sulla valigia:"agnes b".... dentro c'è una copia dell'humanitè dove si inizia il dibattito sulla necessita' del cambiare nome al PCF, una copia di Liberation dove si inizia a ragionare sul superamento dell'attuale sinistra, ridisegnando la sinistra e non la destra od il centro, ma anche un bellissimo speciale su strasburgo ed un'intervista all'artista tedesco ralph konig che critica l'incapacità di certi movimenti gay dell'uscire dal concetto di minoranza e la sua rinuncia a partecipare al gay pride....ed ok, una camicia da 125 euro.
sono le incongruenze di questi giorni, cari amici, dove preferisco spendere tempo a far fotografie (modeste) a leggere giornali francesi(lingua che non conosco) . giorni in cui preferisco andare nelle citta' per vedere delle mostre....quella di keifer, daniel johnston (accompagnati dall'amica martina), quella di obey o di fabio viscogliosi sempre in spazi di agnes b., la mostra sul rock'n'roll alla fondazione cartier, un paio di mostre fotografiche con vernissage compresi.
molti dei contenuti mica li ho capiti, questo devo ammetterlo. nel passare un po' di tempo nel bar del palais de tokyo ho pensato che si insomma, si puo' provare ad avere anche altri interessi nella vita e si puo' provare a mischiarli tutti.... magari ci aiutano nel nostro duro percorso che ci porta da tardo adolescenti a uomini. ci fanno stare un po' meglio. ci fanno sentire meno vuoti, stimolano di nuovo la curiosità, che dovrebbe essere il fine ultimo di tutti noi.....continuare ad essere sempre curiosi.....andare oltre....rimanendo noi stessi.
ed allora caro francois cara astrid e cara vera. grazie per aver ospitato me e francesca ed il nostro "battibeccoso" amore. a parigi. nella banlieau di malakof, in via guy moquet.

francois un grazie speciale a te: è solo grazie a quelle tue parole semplici che ho capito che non potevo non leggere la lettera di guy moquet. sarkozy ne rendera' obbligatoria la lettura in tutte le scuole di tutti gli ordini di francia.
ma e' stato il modo cosi dolce e sentito con cui ci hai detto " è davero belissssimaaa....una cosaaaa...... ahhh!" che mi ha portato a cercare quelle ultime parole del giovane resistente comunista :

“A te, papà mio, a te mammina, se vi ho procurato qualche dolore, mando il mio ultimo saluto.

Sappi che ho fatto del mio meglio per seguire la strada che m’hai indicato.

Un ultimo addio a tutti i miei amici e a mio fratello che amo tanto. Che studi molto per diventare poi un uomo.

17 anni e mezzo, com’è stata breve la mia vita. Eppure non ho rimpianti, salvo quello di dovervi lasciare. Sto per morire, mamma. Quello che ti chiedo, la promessa che voglio da te, è che tu sia coraggiosa, capace di superare il tuo dolore. Io non ne potrei avere di più.

Vi lascio tutti, tu mamma, Séserge, papà, e vi bacio con tutto il mio cuore di ragazzo.

Coraggio! Il vostro Guy che vi ama.”


ringrazio te, francois con tutto il mio cuore di ragazzo e queste lacrime che davvero non riesco a fermare.

mercoledì, giugno 13, 2007

rockit make me wonder

scrivere queste righe può portare più danno che altro, ma meglio dire quello che si pensa(dopo averci pensato su un paio di volte)


Caro rockit, il tuo festival e' andato molto bene anche quest'anno. tante presenze che sicuramente testimoniano il buon lavoro fatto in questi anni e che non sono capitate li a caso perchè "non c'era altro da fare" o perche' fa "frangetta" esserci. una decina di migliaia di persone hanno deciso di venire proprio li, nella serata da voi organizzata, e seguire una programmazione da voi proposta. i meriti non vengono certamente dal caso, ma sono da attribuire a ragion veduta.
so che nel dire queste cose mi si criticherà accusandomi di paraculaggine, ma qualcuno crede davvero che a me possa interessare? no dai non perdiamo tempo. ne voi, ne io, ne gli altri. lo sanno in tanti che con molti di voi ci si conosce personalmente...e ci conosciamo personalmente perchè e' da anni che ci interessiamo e ci muoviamo , più o meno , negli stessi spazi ambiti e blah blah blah. qualcuno di voi ha anche comprato dei dischi dalle mie mani: pure acty che ha sempre considerato il mio gruppo principale come "una noce nel culo"-chiedete a lui il significato, lo disse a corrado molti anni fa ed è da allora che mi da in testa. pero' debbo dire che ho brindato quando ho visto carlo pastore diventare un potente di rockit, oltreche' faccino da mtv: avevamo degli amici e dei fan di lungo corso nelle "casematte del potere"(cit.di una cit.), che pretendere di più?
Ho letto nel vostro sito, anzi il forum del vostro sito. vi danno addosso un bel po' i soliti ignoti. vi fanno i conti in tasca. che male c'e'? c'e' del male nel modo in cui ve li fanno. un male profondo e stupido. qualunquista, figlio di un pensiero totalmente berlusconiano.
anche io in un primo momento mi son detto " che bei soldi che si fanno i ragazzi", ma ho poi subito pensato come avreste potuto spenderli...non voi personalmente(che in realta' non ci sarebbe nulla di cosi strano)...ma per il sito e per la musica "interessante e dei baci" ...qui in italia. dico volutamente qui in italia e non italiana, invitandovi gia' da ora a pensare anche ad aperture esterofile, ma so che questo puo' essere un passaggio che va a snaturare la vostra essenza. allora pensate a fare delle aperture in altri ambiti culturali: ci saranno bene altre espressioni artistiche indipendenti interessanti e dei baci con cui stimolare i giovani "sturloni"(testoni o di testa poco elastica) italiani? puo' essere una sfida alla vostra altezza? può avere senso misurasi ora anche con nuovi ambiti dare giusto spazio anche ad altre espressioni?
avete raggiunto una posizione invidiabile. prima di diventare dinosauri anche voi( può capitare a tutti, anche nelle migliori famiglie) rischiate, provate a fare il passo più lungo della gamba....

con stima

Q: Rockeggiavano? A: In passato si!

"suonano sempre gli stessi gruppi!" era ed è il tipo di accusa spesso mossa, anonimamente, agli organizzatori di festival ed eventi.
ma la domanda e preoccupazione di oggi è: perche' così tante band si riformano ed infestano le nostre estati festivaliere?
lo dico, adesso stiamo tirando un po' troppo la corda.
fin che si trattava di qualche episodio estemporaneo(ricordate quella supernova chiamata velvet underground in giro nei primi anni 90?) ci si esaltava. alle operazioni intelligentemente presentate come "don't look back " abbiamo anche partecipato incuriositi-non suonavano solo band morte resuscitate, ma c'era il progetto di ridare vita ad album. alle reunion ed i reunion tour accompagnati da dischi, dvd e tour interminabili invece abbiamo sempre e volentieri voltato le spalle.
negli ultimi anni ci siamo dovuti sorbire tutta la prosopopea sui pixes, dinosour jr..con tutto il carico di gossip del "chissenefrega se non si parlavano piu' ed adesso invece hanno ritrovato l'amicizia perduta 25anni fà dopo la seconda bottiglia di rum".... ora arrivano pure i jesus and mary chain...e come dire, mi incazzo.
i j&mc li ho imparatì ad amare anche senza l'esperienza live, li ho amati attraverso il suono della canzoni sparate da vinili scricchiolanti, li ho amati attraverso vecchi giornali vecchi racconti vecchie foto, tante cose vecchie. li ho amati attraverso i segni lasciati nella storia. di amarli nel presente, forse, non mi interessa.
oggi non dovrebbe essere il tempo dei mastodonti, che ritornano e mettono in moto vecchie creature per non ridare nulla di nuovo, se non far rivivere vecchie emozioni per noi che non ne abbiamo avuto la gioia allora.
ma in fondo, se nei cartelloni dei festival il peso principale le hanno le reunion, vuol dire che il nuovo ha dei seri problemi. il ricorrere a mode mensili o stagionali poco serve se le cose di ieri sono sempre più vive anche da appena scongelate. io critico si il presente, dicendo comunque, e qui e' dura sostenerlo sempre con piena convinzione, che è piu' genuino avere le piazze piene per gli Arcade Fire che un nuovo tour di Echo and the bunnymen. meglio un disco dei Liars che un nuovo interlocutorio capitolo dei Jesus and Mary Chain. meglio i Cansey de ser Sexy che un dvd acustico dei Pixes. oggi è addirittura più interessante Dizze Rascal dei pur sempre bravi Beastie Boys.
largo ai giovani anche se pedalano male, parlano comunque dell'oggi, arriverà sicuramente poi una nuova generazione più interessante. voi "vecchi" non date il cattivo insegnamento del portafoglio a rinvigorire rapporti artistici morti e sepolti.
quindi, fatemi un favore, gruppi che ho amato: non riformatevi, o se siete in pausa da tempo indefinito stateci se non avete nulla di nuovo dire, di drasticamente scoinvolgente da raccontarci.
my bloody valentine, fa lo stesso, vi amiamo anche perche' il peso delle vostre glorie vi ha schiacciato. morrisey e marr avete stile da vendere, state lontani. GYBE! e' giusto cosi,s comparire nello stesso buio che ci ha presentati.
tutto il resto e' blog'n'roll e a noi non interessa.

lunedì, giugno 04, 2007

Consonanze


ci siamo fatti pure Dissonanze. e non e' stato affatto male.
partito venerdi per la capitale, arrivo con buon anticipo sull'orario di apertura dei cancelli, potendo cosi girovagare per i "luoghi" deserti del Palazzo dei Congressi dell'EUR. tutto pronto per essere stravolto da decibel e coatti. oppure decibel coatti. il posto è splendido, peccato sia nato in un'epoca nefasta per la storia italiana, ma in parte questo luogo ci ricorda che i liberatori sono stati in grado di discernere su cio' che andava "raso al suolo" ed allontanato dal panorama italiano e che cio' di valore si doveva comunque tenere. del resto già il fatto che oggi ci si facciano dentro anche reventi come Dissonanze è un buon modo per allontanare ancor più la storia di quel luogo, ricontestualizzandola a suon di cultura e di divertimento "libero"(anche coatto).
che poi pero' non sono riuscito a tenere tutti questi pensieri distanti, ogni tanto tornavano a galla. vedere un bel po' di migliaia di persone ballare i ritmi forsennati e meccanici davanti ad un dj "uomo solo al comando" a prendersi le mani adoranti al cielo... un po' fa impressione. ma e' tutta suggestione. oppure la colata nera di metallo non convenzionale di KTL con il suo logo blackmetallico, una senzazione di annichilimento ed oppresione non proprio emblemi di una visione progressista dell'umanità.
ma in fin dei conti, sono solo suggestioni. i luoghi e la storia forse hanno il potere di travolgere la percezione e portarla chissa' dove. spesso nei posti sbagliati.
ma dissonanze e' stato un bell'esempio di provare a mischiare diverse esperienze nei suoni contemparanei che toccano o sono toccati dall'elettronica.
devo dire che sono stato molto piu' turista che attento spettatore degli spettacoli.
buoni i battles(ma non piu' che buoni, e nel dire questo mi prendero' parole, già lo so), divertentissimo e ballabilissimo apparat, nathan fake troppo plink plonk, ktl tanto brutali quanto gradevoli nei camerini a far chiacchere, alva noto come l'equivalente dell'ultima addio al porto del Kursk (sottomarino inabissatosi per sempre con tutto il suo carico di giovani soldati nelle acque del baltico), fennesz e patton son bravi ma assiame non paino sembrare un'accopiata vincente come cacio e pepe, i danzerecci tutti martellatori forsennati che anche no- li ascolto poi un'altra volta quando ritorno più giovane coatto e con la canottiera.

insomma a leggerla così potrebbere sembrare il resoconto di chi non ha apprezzato. invece il girovagare per corridoi e sale e scenari ad osservare e parlare di mille cose assolutamente diverse, cercare di capire che' c'e' di nuovo nell'aria (a roma i rapporti ufficiali parlano di cocaina) cosa ci aspetterà domani...e' stata una esperienza che se potessi ripeterei un paio di volte all'anno. Dissonanze fa bene al coatto che per errore si imbatte nei battles o alva noto. ma fa bene anche a me, che il coatto non riesco a capirlo.

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