venerdì, aprile 20, 2007

Del perdere, le "cose"



qualche settimana fa mi e' capitato di perdere il foglio sul quale avevo scritto il testo di dividing opinions. un testo che avevo scarabocchiato di notte su una ricevuta di american apparel. inkiostro blu per il ritornello che era il primo ad essermi venuto in mente. da li andai alla costruzione del testo con le correzioni necessarie di jon clancy. la melodia l'avevo in testa. una cosa nuova per me , che non avevo mai scritto un testo od una melodia. a 30 anni si puo' sempre cominciare.
ora quel testo, anzi quel foglio, a cui sono abbastanza affezionato se ne andato. forse perso in qualche appartamento non so dove. non c'è piu' nell'angolo del mio tavolino di lavoro dove era sempre stato in questi mesi.
devo dirvi che sono anche molto fiero di quel testo. lo pensavo anche l'altra sera ritornando a casa da firenze. pensavo a quel testo oltreche' ad un sacco di parole sentite nel corso della sera. ripensavo che un tipo di roma che avevo conosciuto tanti anni fa(piu' di quandici credo) stava ancora dalla stessa parte. rideva dicendo che nella vita era sempre stato minoranza: di sinistra nella fgci, di destra in rifondazione comunista e nuovamente di sinistra nei DS. si chiedeva se gli toccava fare la minoranza in eterno, ridendo...riso amaro. credo che chiamarsi Andrea Costa in un certo senso non lo aiuti piu' di tanto: sapete i nomi hanno la loro importanza ed a volte sembrano implacabili nel voler condizionare la vita di chi se li trova sulle spalle.
del resto, a me, avere il mio nome e cognome, ha dato una citazione in un testo di un gruppo abbastanza conosciuto ed una targa di "indole" politica nel paese in cui vivo: mi piaccia o no tutti sanno che la penso in base all'essere del mio cognome(puo' sembrare un concetto contorto ma invece e' semplice e lineare)
queste cose le pensavo in macchina tornando da firenze con mio padre. lui aveva gia' visto certe scene nell'89, io di conseguenza le avevo solo percepite nell'aria. "cose" pesanti.
oggi, ho seguito i lavori che si tengono al forum nelson mandela di firenze. e tutte le parole che mi tormentano dalla mattina mi hanno forse rincoglionito del tutto, ma emerge sempre più chiaro che ci sono diverse opinioni. che purtroppo, dividono.
se avessi parlato io da quel palco, negli 8 minuti concessi ai delegati di minor rango avrei forse citato anche le parole di quella canzone(autocitarsi che brutta malattia).

wake up slow
are you passing by(cosi e' anche se non vi pare)
the age of reels (c'era cmq molta piu' poesia e senso concreto)
are going back till the end(direi di si)
slowly move
never ending love( al cuor della ragione non si comanda)
trough the moody scene of your life( e' cmq parte della vita mia)

diving opinions......all we are

ma purtroppo quel foglio con il testo e' andato perso. da oggi ho perso pure l'appartenenza ad una parte della mia personale storia( di impegno civile e politico).
si sopravvive sia chiaro, ma ci si sente un pò più soli.
che è una delle cose meno belle di questa terra.

martedì, aprile 10, 2007

Anp quarterly


ho una domanda semplice. un pò di tempo fa comprai 10 polaroid scattate da david horovitz durante un tour con gli xiu xiu. c'era questo progetto di documentazione del tour tramite l'utilizzo di polaroid: xiu xiu polaroid project 2. chi voleva poteva mandare(o portare al banchetto del merchandise nelle tappe del tour) un pacco da dieci polaroid e busta affrancata per il ritorno e gli sarebbero stati recapitati dieci scatti dal tour. chi invece, come me viene dalla periferia dell'impero, poteva cmq avere degli scatti pagandoli non molto. si può sicuramente discutere sul valore artistico delle fotografie in questione. forse l'arte e' altro. ma in un mondo che cambia continuamente bisognerebbe allargare -anche- le categorie dell'espressione artistica. alta, bassa e mezzana. ok, aPubblicarriviamo a sta benedetta domanda che volevo fare. quando scrissi in queste pagine del mio acquisto venni in parte anche preso in giro, mi ero fatto abbindolare ed avevo comprato degli "oggetti unici"/sostanzialmente cagate. potrebbe essere, ed arriviamo davvero alla domanda. ma ora che due di quelle fotografie che mi sono state mandate son pubblicate su ANP quarterly (che è roba dei tipi addietro alla mostra "beautiful loser"), nella mia babbeaggine avro' forse fatto un piccolo investimento? investimento artistico si intende...
è il mercato dell'arte underground contemporanea baby, and i like it! poi vediamo quante delle mie dieci polaroid verranno pubblicate sul libro dedicato in uscita per Marky Butter Pubblisher

lunedì, aprile 09, 2007

4'33",full orchestral version al Barbican


domenica, aprile 08, 2007

attenzione.

Dopo aver ricevuto alcune mail tengo a precisare che la data di giardini di mirò in quel di roma/circolo degli artisti di lunedi 9 aprile, cioe' domani e' da tempo annullata per cause indipendenti dalla nostra volontà

mercoledì, aprile 04, 2007

Tinyvices.com


foto di tim barnes

lo scorso novembre io e francesca ci trovavamo a new york per una vacanza. in una serata che non ricordo molto bene, credo piovesse molto, ci capitò di assistere ad una scena particolare: un suonatore di fisarmonica cantava e parlava con una ragazza molto giovane apparentemente americana. il fatto e' che si parlavano in una lingua strana, ma in qualche modo a me foneticamente familiare. dopo un paio di canzoni ed una chiaccherata la ragazza si imbarcò per il suo viaggio in metropolitana. io e francesca rimanemmo a guardare il tipo, che ci fissò e riconoscendoci come turisti ci chiese che canzone volessimo sentire. arrivò prontamente la mia risposta: "te sei moldavo!!". ogni tanto ci si prende era un immigrato moldavo ed anche la ragazza di cui prima era moldava: piccoli moldavi ma lo sapete che il mio paese era gemellato con una vostra cittadina(ora ribelle). e lo sapete piccoli moldavi che imparai a ringraziare in russo proprio per salutare colui che ora e' il presidente della vostra piccola repubblica ex sovietica? al signor artista di strada moldavo anew york non interessava troppo la storia. si lancio' in un "o sole mio" pieno di pathos che neanche i sopranos. furtunatamente arrivò la nostra corsa.
beh ecco quella sera non fotografai quell'ometto. ma stasera mi e' venuto un colpo quando lo ho visto su un reportage di foto da new york. era seduto nello stesso posto. forse la foto fu scattat quella stessa sera. o semplicemente il signore e' abitudinario. cmq e' lui!

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