lunedì, gennaio 29, 2007

i shot davide gualandi


c'e' una persona che ha parlato molto male tempo addietro dei giardini di mirò. era una recensione del nostro primo live al covo tanti anni fa. l'autore della recensione era un mio amico. in verità uno dei miei più cari amici a cui perdono pure la totale ignoranza in campo politico. ma forse e' meglio, perche' se per caso scoprisse il piacere nell'essere marxista ci romperebbe talmente tanto le balle a tutti quanti che si inizierebbe ad essere craxiani(anzi lui forse da marx trarrebbe conclusioni craziane). ma ok, detto questo davide e' un fanatico. un fanatico vero. l'unico che puo' competere con il mio fanatismo musicale. e' una lunga battaglia che va avanti da anni. e ne rimarra solo uno. lui nelle accademie americane, io sul campo(la scuola della strada). due modi di vedere. il cuore dell'impero, la visione dalla periferia.
e' uno scontro titanico.
anche se siamo quasi sempre d'accordo, siamo sempre in conflitto. solo dal conflitto possiamo trarre lezioni positive ed un'avanzamento della nostra microsocieta' musicale.
cosa va di moda in italia? cosa va di moda in america?

cos'e' la moda? sei real o no?

la battaglia continua. e continuerà! scemo!



ps tutto questo per dirvi di leggere il blog piu' interessante...si lo dico...di tutti... http://www.absenteedebate.co.nr/ sempre che siate interessati alle opinioni di un fanatico...il fanatico

pss coglione rileggi il psot sul post rock...diciamo le stesse robe. e cmq sia hazel str. batte neck escaper.

http://www.punknotdiet.it/

http://www.punknotdiet.it/
e' stata aggiornata la pagina di punk not diet. sito in cui sono inserite le attività extragiardini, ma che hanno cmq valenza legata alla band.
come alcuni sapranno, dopo aver letto queste pagine il primo titolo da noi curato e' quello di glow kids, che sta ricevendo commenti positivi a go-go. aspettiamo anche la stampa estera perchè il progetto merit'a davvero molta attenzione e colpisce per la sua qualita' di saper guardare oltre la canzone continuando a fare canzoni. e' un disco molto bello che vogliamo spingere il piu' possibile.
se andate su punk not diet trovate maggiori info e possibilita' di ascolto.

questa era ovviamente una pubblicità.

venerdì, gennaio 26, 2007

deerhunter


caro davide,
la moda. cosa va di moda in america? cosa va di moda li dove da un po' di tempo abiti tu? e pitchfork alla fine è importante oppure no? meglio dusted o tinymixtapes? inditorrents oppure sono già fuori dal vero giro degli scaricatori di novità? e le keep e ANP?
l'altra sera mi hai detto che ti interessano solo gli unbroken ma anche la ed banger. a me invece mica tanto. cioè, gli unbroken sono la nell'olimpo, nel museo delle glorie e degli eroi della rivoluzione dell'hardcore, ma anche dell'espressione giovanile piu' pura e contagiante. ma la ed banger proprio non mi interessa, ne leggo, ascolticchio qualcosina, uffie e' una ragazza molto carina ma fumare non le fa certo bene, di justice come fa a non piacere un paio di robe tra cui il video e la canzone del simiam remix? pero', alla fine di tutto non mi interessano. preferisco altre lande.
tu mi dici unroken, beh hai presente l'ultimo pezzo di "life. love. regret." quella roba per cui piu' di dieci anni fa ci rotolavamo per terra? ecco, birchville cat motel nelle sue espressioni migliori sta li. ma tu non mi credi perche' ai paura di tutto quello che su arthur magazine dicono che e' figo.
pero', sempre l'altra sera, mi hai detto che i no age e i deerhunter sono moda, quasi quanto le keep. dei no age (te ne parlai io per primo, vinto!) ho poco da dire, perche' devo ascoltare ancora più roba. ma non andranno oltre allo starmi simpatici.
i deerhunter invece sono fighissimi. ma proprio tanto. ma una roba incredibile. no, non esageriamo mi piacciono un casino. e te mica tanto credo, perche' hanno quei riferimenti a certi suoni inglesi che vanno della neopsicadelia inglese in odore preshoegaze, gli spacemen 3/spiritualized, i jesus and mary chain, i primi stereolab ed anche qualcosaltro di indefinibile. poi ci sono tutte quelle traks nella prima meta' del disco totalmente drone chitarristico fighe. mentre la seconda emta' del disco e' di grandi canzoni pop. pero' non ti piacciono. fa lo stesso, per me sono grandi e mi comprero' il disco. te lo confesso i gruppi con la formazione classica ora non riesco quasi piu' a sentirli (tolti i grizzly che mi hai consigliato tu, perso!)

non devo dirlo a te che non lo comprerai cmq il cd. ma Cryptograms dei deerhunter esce su kranky la settimana prossima. e' molto bello.

ciao

giovedì, gennaio 25, 2007

la feccia



io non so. mi unisco al coro di persone che condividono questo video. bugo interrotto ad un concerto in quel di salerno. non lo faccio da paladino difensore di bugo- non ne ha bisogno e sinceramente non mi piace neppure particolarmente ma questo non ha assoluta importanza. non partecipo alla diffusione per semplice spirito guardoneccio: sto video sembra uscito da un "dove qualsiasi" dei più nefasti concerti degli anni 80 e primi 90, un qualchecosa di assolutamente surreale. ne tantomeno vengo a dirvi, come alcuni sostengono, che questo e' un attacco fascista nei confronti di bugo. diamo il giusto nome ad ogni cosa, qui centra poco il fascismo.
semmai centra l'ignoranza. e l'inerzia di una massa di pubblico che cmq cerca di rincuorare bugo con uno sconsolato applauso. ma nessuno fa nulla di nulla per fermare quattro coglioni. non pretendo che siano neppure quelli del locale e risolevere le cose. si tratta di un centro sociale,luogo che dovrebbe-uso del condizionale assulutamente obbligatorio- esser libero e solidale, pronto a rispondere nei modi dovuti per permettere ad un musicista chiamato ad esprimersi ed al pubblico di poterselo godere. il pubblico di un centro sociale dovrebbe essere un pubblico "altro" perche' vive un luogo che non è un semplice "locale".
anni fa e' successo anche a noi con il nostro gruppo. addirittura ad uno dei primi concerti, stella rossa di bassano del grappa, sono riuscito a litigare con uno del pubblico mentre suonavo, ed alcuni ragazzi hanno amabilmente giocato davanti a noi a calcio.tutto sempre durante il concerto. sempre al nord, in lombardia, uno e' salito sul palco, appoggiato all'amplificatore giocherellando con i pomellini dei toni evidentemente ubriaco, quando e' stato da noi accompagnato giu' dal palco ci ha detto:" eh si...e poi punk not diet... ma che punk e punk..." ed in effetti ho pensato al danno culturale che il punk alla exploited(o i sid viciusiani) ha fatto alla cultura e storia di un modo di intendere musica e blah blah. a torre del greco hanno devastato un locale finendo la serata a bottigliate.(ho volutamente messo episodi, alcuni, dei tanti accaduti quando si suona in locali "deresponsabilizzati e deresponsabilizzanti"-e non voglio i locali con i guardinani dell'ordine dentro, non son mica necessari)
ma torniamo a salerno,
se ascoltate l'audio, una ragazza dice con tremenda tristezza: "....e poi dicono che qui non ci vogliono venire a suonare...."
e' lei la piu' triste, giustamente. i musicisti ci stanno male, malissimo, ma poi domani e' davvero un altro giorno. ti allontani fisicamente da quel posto e poi non ci si torna più. ma quella ragazza, se in quel locale vede l'unica possibilità di uscita dal grigiore e dalla noia...beh allora le faccio i miei auguri. ne ha davvero bisogno. perchè è lei quella che paga il prezzo più grosso in tutta questa vicenda. mi stupisce che nessuno lo abbia capito.


ps bugo dopo questo episodio ed il suo modo di porsi di fronte all'accaduto mi sta davvero tanto simpatico. un bravo ragazzo.
pps ricordo che un gruppo di san francisco, i consolidated, suonarono alla festa di rifondazione di carviago. ci fu una rissa tra il pubblico, tra anarcocoglioni e alternacoglioni. i tre consolidati si lanciarono in mezzo e sedarano la rissa a suon di manate. lo ricordo ancora come un momento glorioso.

lunedì, gennaio 22, 2007

Glow Kids


"finalmente!" dirà qualcuno.
dopo un lungo corteggiamento siamo riusciti a mettere le mani su alcune registrazioni decisamente notevoli. non potevano rimanere in un cassetto. non sarebbe stato giusto ne per gli autori ne per chi ascoltera' questo dischetto.
si tratta di un cdr, curatissimo. un'edizione extralusso con confezione cartonata fotografie personalizzata per ognuna delle 150 copie, rigorosamente numerate e con fotografie della bravissima giulia mazza.

chi sono i glow kids?

jonathan clancy(anche in settlefish):vocals, piano, guitars,trumpet, noises, recordings.
stefano pilia(wonder boy della scena avant italiana con release su hapna, last visible dog,sedimental, time lag ect ect):guitars, percussion, found objects, noises,double bass, casio,recording, mixing and mastering.
(e la batteria di riccardo biondetti in una canzone)


jonathan e stefano hanno fatto un gran disco. io e punk not diet siamo felici di proporvelo. siamo sicuri che piacera' a tutti quelli che non si sono ancora arresi all'idea di ascoltare grandi progetti anche qui in italia( diciamo la verita': l'ambito avant gode una salute eccelsa a casa nostra..).
questo cdr puo' mettere in accordo sia chi ama le melodie che chi ama la sperimentazione.
insomma, perche' non provare.
il cervello vuole stimolato e la curiosita' fa stare bene.
myspace.com/glowkids per un'assaggio

thisisourdiet@gmail.com per ordinarlo( ah il prezzo 5 euro piu' 2 di contributo postale...se questo e' un prezzo fate voi...)


non aspettate che sia blow up o the wir a dirvi che si tratta di un grande disco...cercate di arrivare per primi...

mercoledì, gennaio 17, 2007

RE:Post (December Hunting for Vegetarian Fuckface)


lo dicevo ad un amico "ritornerà...in altri modi con altre forme o non forme...con altre connotazioni..ma ritonerà" parlavo di post rock ed affini.
sembra un film gia' visto per certi versi. dopo l'abbuffata di nulla di questi anni ritornerà un momento per musiche piu' riflessive... post coitali post adolescenza e tutto il resto.. in modo ciclico sono fenomeni che si ripetono...
quello che simo reynolds chimo' post rock era davvero un fenomeno nuovo nei modi... ma forse non lo era nelle intenzioni... gia' si erano visti tentativi di superamento della forma canzone...che poi non era solo un superamento ma -anche-solo- cambiarne i confini le forme cesellare incastare gli elementi in modo diverso.
tornera' duqnue un modo di fare, un'attitudine che non pensa piu' a diventare stelle ma ad osservarle ect ect
fa strano ad esempio vedere quanta attenzione dedicata la rivista online che piu' odiate, ma come me tutti leggete(anche questo e' un capitolo penoso, non leggerla, ma denigrarla a tutti i costi...e dir che non la si legge...panzane!).
si oggi su pitchfork fanno una capa tanta sugli stars of the lid, che detto tra noi non sono proprio un gruppetto dall'ascolto facile facile. addirittura la webzine ha attenuto di poter regalare alle vostre orechie un pezzo inedito del nuovo lavoro. lodando il duo quasi fossero gli inutili..mettete un nome a caso (tipo arcade fire, shins, the knife o giardini di miro'...fate voi)
insomma sono piccoli segnali di ripresa, ma ricordate l'antirock in quanto canzonetta pop da tre minuti forbacchiotta non se la passera' alla grande nei prossimi periodi...pian piano verrano avanti altri che supereranno a sinistra, ma anche a destra, le classiche formazioni basso chitarra batteria ciuffo stirato hype'n'roll.

perche' la storia si ripete, in modi diversi...ma c'e' questa maledetta ciclicita' che forse consola ma spesso atterisce...e' ciclica... si ripete... ripete...ripete...ripete....ripete....ripete


possiamo qua aggiungere come dato molto positivo l'uscita dal limbo per la kranky, etichetta che ci aveva appasionato per il suo indagare e promuovere le derive soniche almeno un lustro fa. da llora pochi segnali realmente positivi e significativi. nel 2006 l'etichetta si sveglia, scarta un mio demo, e fa uscire alcuni pezzi notevoli: un buon album di cristina carter, che non e' per tutti, le visioni folk burduf song-buone- e quelle pop ottimamente confezionate in salsa shoegaze acustico di benoit pioulard. ci sono poi due casi, quello dei deerhunther un vero gruppo che nell'album alterna momenti di drone chitarristico a pop song lisergiche tra my bloody primi stereolab spaceman3 e quella roba paradisiaca li. poi ok... uno degli album del 2006: "harmony in ultraviolet" di tim hacker. sono lacrime hardcore. e questo nuovo di star of the lids si annuncia mastodontico.

martedì, gennaio 09, 2007

il doom orchestrale del nord europa


domenica sera mi chiama francesca
"come va? stao meglio?"
"bah sai dopo le prove il raffreddore non e' proprio migliorato...ho un ciclone..."
"un ciclone???!!? ma come parli.... vabbeh cmq qui hanno cambiato programma...l'orchestra esegue questo pezzo di arvo part...aspetta si chiama...cantus in memoria of benj......"

mi spiace francesca ma poi sono andato nella confuaione piu' totale sentivo le tue parole e replicavo ma quel il cantus in memory of bejamin britten e' uno dei miei 5 pezzi da isola deserta. credo di avertelo detto anzi ne sono sicuro, è solo che qui devo esagerare per creare l'effetto articolo da blog.
e tutto questo mi serve per introdurre un tema: il doom orchetrale nordico. e' un genere, anzi una corrente di pensiero applicata al mercato ed alle produzioni musicali. lassù dove gli inverni sono ancora inverni "maschi", la luce del sole è poco maschia per parecchi mesi all'anno ed il tasso di suicidi e' molto piu' alto rispetto a quello delle hawaii...ecco lassu nell'europa del nord sono dei killer con le sezioni d'orchestra o con i suoni di archi.
davvero i vichinghi non fanno prigioniero alcuno e se voi avete un minimo interesse per gli arrangiamenti solenni e funerei, o per le atmosfere ambient e corrosive di certi passaggi dei godspeed you black emperor forse e' il caso di inziare un piccolo percorso di scoperta.
perche' parlo di doom orchestrale? perche' queste sono le possibili colonne sonore di svariati giorni del giudizio (doomsday), dove la luce che si intravede e di quelle piu' obnubilanti ed oscure, dove insomma invece di metallari con i ghigni pitturati trovate alcuni sensibiloni che con il computer riescono a portare ad un livello di desolazione ed epicita' viole violini ed altri suoni. gli echi delle foreste. il suono delle aurore boreali...
insomma, come se un fiordo vi si schiantasse addosso...con tutta la sua storia...di navi schiantate di vita' schiacciate... di intemperie e di suggestioni.
i folletti qui non ci sono...cosi come le fate e gli orchi... quelle sono cazzate. qui si parla di roba seria. di musica altamente suggetiva che non deve ricorrere a trucchetti od un immaginario farlocco: e' piu' emozionalmente duro un film come le onde del destino e fucking amal o signorino degli anelli? bingo! parliamo proprio di questo...in musica

Etichette:
vi ho parlato fino adesso di nord europa ed ho fatto molti esempi di suggestioni scandinave. detto questo sono anche pronto a contraddirmi, ma non del tutto. non vi parlero' affatto di compositori del laptop orchestrale doom mediterranei... perche' non esistono. c'e' cmq una forte esperienza in questo suoni in tutta l'europa del nord. guardate per certi versi i live del messicano, ora trapiantato a barcellona, murcof non sono molto lontani...ma credo si tratti di una mosca bianca.
una label con cui dovete assolutamente fare i conti e' la type records, che nasce come esperienza legata al circuito "indietronico" ma poi si caratterizza per suoni molto piu' oscuri o spesso acustico-paraelettronici(khonnor, sanso-xtro...). la type ha scoperto e' portato alla luce alcune delle cose migliori e forse seminali del suono doom orchestrale del nord europa: i nomi di riferimento sono deaf center, svarte greiner e ryan teague.http://www.typerecords.com
poi non possiamo amncare di segnalare la piccola ma navigata miasmah, di cui non consoco il significato del nome, ma starebbe benissimo anche ad una label di metal brutale(quello con le faccie pitturate a mo di radici di albero morte): miasmah nasce per volontà di erik k. skodvin(autore di cui parleremo dopo), prima come net label ed ora con soli tre titoli in catalogo come label a tutti gli effetti.http://www.miasmah.com

Artisti:
ci sono alcune uscite inprescindibili.. come ad esempio i lavori di deaf centre. duo composto da erik skodvin ed otto totland. il loro unico album pale revine ha una copertina nera, azni oscura, dove un movimento di tessitura e fredda natura artica si scontrano e confondono. la musica e' il corrispettivo sonoro di questa immagine. dense soluzioni di partiture d'archi che si fondono tra loro e con suoni generati e rielaborati da computer. un suono molto umano caldo e glaciale allo stesso tempo. qui di luce non ve ne'. escono per type. erik skodvin in solitaria si presenta come svart gainer, i suoi suoni sono leggermente piu' essenziali si gica di piu' con i vuoti, i field recordings giocano un ruolo molto piu' presente, ma la sostanza rimane inalterata. forse non fondamentale come il suo lavoro con deaf centre, ma decisamente buono. qui il contributo da non dimenticare e' quello di Kristin Evensen Giæver vocalist al limite della lirica. un limite fortunatamente mai neppure lambito realmente.
arriviamo quindi a parlare di un giovane inglese, un meridionale di questo suono quindi. si chiama greg haines, ed e' giovanissimo. ha all'attivo un album "slumber tide", stpendo, per la miasmah(di erik skovdin). greg suona campiona assembla loop di violoncello da lui suonati. li miscela con qualche altro suono e compare pure la voce lontana di Kristin Evensen Giæver registrata da erik skovdin(ancora!). il lavoro del giovincello e' notevole. non solo promettente, perche' gia' qui mantiene quello che deve.
sarebbe poi veramente poco corretto dimenticare un album che non ha a che fare con nessuno di questi personaggi, ma e' altresi stato in leggero anticipo nell'accennare la tendenza. si tratta di marsen jules, quello dell'album "herbstlaub"...notevole esempio di disintegrazione di loop d'archi. romanticismo ad oltranza, di scuola tedesca, senza valchirie. l'album uscì per city centre offices nel 2005.

fine della storia e fondamenti

in verita' siamo all'inizio di una storia che vorrebbe indagata meglio nelle sue origini e nei suoi perche'.
ad esempio possiamo parlare di padri putativi di questa scena? se citiamo le visioni compostive del baltico arvo part siamo fuori strada, ed i disintegration loops del dandy newyorkese william basinski sono passati inascoltati? il pigmalione degli slowdive(eheh sempre loro dovevo infilarceli) e qualche espressione del catalogo 4ad? gorecki ed i godspeed you balck emperor? la lezione del minimalismo e della ripetizione, l'uso dei loop? il grande biosphere, nordico minimalista ed ambient-field recorders?
insomma manca tutto un lavoro sulle origini e sul definire i confini di questo genere. manca l'esaltazione dell'unico uomo che lavora al mastering di tutti i dischi che vi ho segnalato, ovvero il produttore dance oriented andreas tilliander. mancano le segnalazioni di autori affini come max richter, johann johannsonn...

ci sono grandi lacune, ma sappiate che per il sottoscritto nessun bosco o cattedrale e' mai stat cosi spaventosamente suntuosa gotica ed oscura. e steven o'malley con i suoi sunn o))) deve alzarlo a palla il volume se vuole competere con questi maestri del doom orchestrale nordico.

qui qualche link...da li potete andare alla scoperta da soli...
http://www.myspace.com/svartegreiner
http://www.myspace.com/miasmah
http://www.myspace.com/deafcentre
http://www.myspace.com/greghaines
http://www.myspace.com/marsenjules
http://www.myspace.com/andreastilliander

mercoledì, gennaio 03, 2007

Ed io mi sono perso quel concerto

Era una notte buia e tempestosa. piu' che una notte una sera d'estate, in cui volevo conoscere meglio la mia fidanzata. andammo al cinema per vedere quel modesto film che cerca di ritrarre la regina d'inghilterra nei giorni della morte di lady marca di sigarette che costa poco. preferimmo dunque un filmuncolo da dvd domenicale ad un concerto gratuito di fennesz(informati mi dicono fu violentissimo e chitarrossissimo).
voi direte meglio cosi, io mi do del coglione.
nel 2006 è uscita una ristampa aggiornata di quel capolavor che rimarra di bellezza imperitura nel tempo "endless summer"ma anche un piccolo inedito su una compilation della touch. roba da cammuoversi.

fennesz-trees

martedì, gennaio 02, 2007

Invisible Great Music-Machinefabriek


Inizia un nuovo anno, e prima di perdermi nei meandri dei club italiani con i miei giardini di miro, voglio condividere con voi alcune scoperti interessanti.
nell'attesa della pubblicazione dei prossimi due lavori su lunga distanza (uno in collaborazione con jasper tx, ed uno per rootstrata di jefre cantu ledesma di tarentel) ecco a seguire una breve intervista a machienfabriek ovvero rutger zuydervelt. perche' proprio questo artista: fa della bella musica, forse non pop, ma cmq in alcuni momenti decisamente godibile e sempre di alta qualità, ma soprattutto perche' dietro potete vedere un progetto ed una visione ben precisa. rutger e' uno che gestisce le sue cose la sua musica. se andate a vedere dalle parti di boomkat.com troverete un bel po' dei suoi dischetti nella classifica di fine anno e magari ascoltatevi qualche sua visione musicale sul suo myspace.com/machinefabriek


Machinefriek is Rutger solo project. we could call it drone music? and what is drone music...or you don't need any etiquette?
I guess what i do mostly nowadays is drone-based music indeed, but i also do other, more song-based stuff or more noisy cut-up pieces. I try do do many different styles, 'cause i listen to alot of different stuff myself. Why limit myself?


Is Machinefabriek your primary activities?
No, it's still a hobby. I'm a professional graphic designer. I don't think i'll be able to live form the music. I just don't earn enough for that. There's not much money going around in the dutch experimental music scene. Maybe i should write hit-songs.


machinefabriek is a solo project, did you were involved previously in any band things? and why work solo...couse you have more space for your idea or what?
Of course working alone is just very convenient, time-wise and idea-like-wise. Nobody tells me what to do and i can work on it whenever i want to. That's a great thing.
I did play in a doom-metal band for three months when i was 18, but now i play in a singer-songwriter-like trio, influenced my acts like Smog and Will Oldham. The band is called Dagpauwoog, which is dutch for a butterfly species.
Also i play alot with other artists, improvising on stage.


Is live set an important things for you? what kind of attitude you have when approach a live set? a laptop things or a real live set?
Live gigs consist out of improvising on guitar and alot of effect-pedals. Since this year i'm able to really be confident about what i do on stage and it works pretty well. I really try to make a performance a hypnotising experience for the audience. The sound should be everywhere, overwhelming. The times that this works are beautiful, transcending moments.


i was interested in your stuff couse i saw a sort of diy ethos in your work...the 3 inch self released series...what move you on producing that kind of little jewel?
Somehow the length of time that fits on such a 3-inch (between 20 and 25 minutes) seems perfect for what i do. My performances are also not much longer than 25 minutes. But i think it's the perfect duration to tell a story and keep things sharps without getting boring. Despite the short length i also see those 3-inches as true albums.
The size of those 3-inches are also very nice. They look very cute, which makes them accesible and collectable. They became my trademark.


also you have more than one 3 inch dedicated to sound of the city...what are the ideas behind that releases?
I just get inspired easely and it happened that i went to a city for the first time (like Manchester) and got so enthousiastic by the people and the things i saw that i couldn't do any different than to use this energy to make music and dedicate it to that city. When i do something like that i also use field-recordings made in that particular place.


is there around any project or musiscian with a similar spirit? some name and suggestion for us?
I think i have alot in common with Tarentel, and (to be more specific) their guitarist Jefre Cantu Ledesma. He also does alot of loop-based guitar-drone-stuff. The same counts for Stars of the Lid. Music like that tought me how useful a guitar can be and that you can do more with it than play rock-music.



what's the best netherland best music keep secret?
That's Soccer Committe without a doubt. It's a girl named Mariska Baars that plays very minimalistic songs. Just guitar and voice, but more intimate and intens than you'll ever hear. Her voice sometimes resembles Cat Power. She released two demos and still doesn't have a recordcontract but that will change soon, i'm sure about it. Soccer Committee has a MySpace page, check that out.
And if you're already on MySpace, go look for the page of The Julie Mittens, a brilliant guitar-bass-drums trio that make the most furious combination of free-jazz and noise-rock. Very intens indeed.



do you still prefer cd-r to netlabel?
I must say i don't know what a netlabel is. If that's a label that releases mp3's or something i'd defenitly prefer cd-r's, cause i like to have my music physical, with nice packaging and whole. That's just part of the music. It isn't finished till it's packaged in a nice sleeve.


could you drop here your playlist?
If you mean an automated one: i don't listen music on the computer so i don't have it.... But the three records i listen to the most nowadays are:
Aaron Martin, Soccer Committee and Dream/Aktion Unit.


where italian customers could buy your records?
The official cd can be purchased at the site of the label (www.lampse.com), I made a 7-inch for Type Records, that can be ordered at their site (www.typerecords.com) and the same goes for the new cd on Root Strata (www.rootstrata.com).
The 3-inch cd-r's can be purchased through my site (www.machinefabriek,nu, in Dutch) or by e-mailing me (post@machinefabriek.nu)

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