martedì, maggio 30, 2006

hey, tu! perche' gioisci?

ci sono un sacco di belle canzoni in giro... e per la prima volta mi vien da dire, anche di bei dischi... e non dei soliti che mi annoto solo io.

ad esempio parlavo ieri del ritorno de Junior Boys...cambia qualcosa nella formula, perche' il mastro addetto ai beats se ne e' andato(a breve su kin record il suo 12" solista a base di ritmiche sincopate e nervose) e quindi si e' perso un po' l'elemento uk garage/2step che ne caratterizzava alcuni scarti ritmici. rimane pero' una scrittura pop di elevatissima qualità, che mette in circolo il meglio degli anni 80 attualizzati in un nuovo mondo. dove appunto, l'estetica degli anni 80 si dovrebbe buttarla nel cesso, tenendo soltanto le intuizioni molto buone che quagli anni ci anno dato in materia pop/rock/elettronica e tutto quello che volete. non chiedetemi perche' pero' a galla torna sempre e solo la pattumiera e l'olezzo di quegli anni...dove le citt'a erano da bere: oggi la nostra civiltà fa il riciclo al contrario tende a conservare l'inutile, l'effimero a tutti i costi.... cacciando al macero il meglio...
i junior boys sono un po' piu' colti della media, ed e' per questo che fanno probabilmente dischi di pop elettronico come pochi.

sentite qua:
junior boys-like a child

vorrei dirvi anche che in molti si sbagliano sul disco dei radio dept. "pet grief" non e' assolutamente inferiore al precedente e forse sopravvalutato album. sinceramente ho sempre sorriso quando si parlava di muro di chitarre alla jesus and mary chain in riferiemento alla banda svedese. guardate non vorrei insegnare nulla a nessuno, ma l'importanza del muro chitarristico dei fratelli reid stava nell'attitudine che queste portava in se. di gente che faceva casino ne trovate a buco in quel periodo. nessuno pero' riusci a ridisegnare la materia pop post spectoriana come il gruppo di glasgow: le loro chitarre annegate nel feedback e nei riverberi andavano proprio ad attaccare e potenziare un nuovo concetto di "wall of sound".
mi dite ora che i primi radio dept. erano rappresentanti di un attacco alla materia chitarristica ed al cuore del pop??? c'è una visione allucinata nel mondo degli svedesi? forse ci misuriamo con gli ascolti in modo differente. io li ho sempre trovati come dei bravi interpreti di certe sensibilita' ala sarah records...ma probabilmente sbaglio. dico solo che il mondo di riferimenti sentimentali e' piu' vicino a quello che a quello di quattro tossici scozzesi vestiti di nero con i capelli sparati in aria con un miele un po' speciale.
considero i radio dept. un buon gruppo di pop adolescenziale ed ora post adolescenziale. nulla di piu' e nulla di meno. e mi sembra gia' molto. per questo condivido appieno l'analisi di enzo polaroid riferita a "pet grief": mi sembra uno dei pochi ad aver colto l'essenza del disco. bello anche perche' incespicante. poi puo' non piacere. musicalmente lo trovo un adorabile disco di pop bianco in sapor di raffinati anni '80.(avvertenza non si pretenda dai radio dept di scrivere un disco capace di cambiare le sorti progressive della musica indipendente. in molti hanno "preteso" la stessa cosa dai death cab for cutie...insomma impariamo un po' a misurare gli entusiasmi...)

si ascolti qui:

radio dept.-tell

avendo gia' parlato dei grizzly bear, sia per le loro grandi qualita' che per le loro devianze, mi sembra giusto riprendere un gruppo "deviante" che abbiamo amato in passato e che ultimamente ci aveva un poco deluso. parlo di xiu xiu. la foret e' un disco che non lascia particolare traccia, non si fa ricordare. chissa il prossimo album che taglio prendera'...
ma se il buongiorno si vede dal mattino...

bentornati:
xiu xiu-buzz saw



vi elenchero anche altre uscite a breve...
ultima questa splendida versione per mano dei deerhoof di "loose my breath" originariamente composta ed eseguita da tali my bloody valentine.

Commenti:
... e infatti piove :-)
 
Wow, generoso più che mai stasera!
grazie
C.
 
Grazie mille per i Deerhoof. Versione stupenda di una canzone meravigliosa.
 
C'è una legge fisica che dice che la merda che sia secca o fresca torna sempre a galla.
-é una questione fisica-
Devid
 
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